Efficienza energetica: nuova direttiva dell’Unione Europea
 
Il 19 giugno è stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea la direttiva UE 2018/844, che modificherà la precedente direttiva sul rendimento energetico degli edifici.
 
È iniziato tutto nel 2002, quando la direttiva 2002/91/CE del Parlamento europeo e del Consiglio ha fissato quattro punti fondamentali sul rendimento energetico nell’edilizia: nella normativa sono stati individuati una metodologia comune per il calcolo del rendimento energetico degli edifici, i requisiti minimi sul rendimento energetico degli edifici (di nuova costruzione e già esistenti), i sistemi di certificazione degli edifici, l’ispezione periodica delle caldai e degli impianti centralizzati di aria condizionata. In seguito sono arrivate la direttiva 2010/31/UE e il regolamento delegato (EU) N. 244/2012. La prima ha introdotto il concetto di edificio a energia quasi zero; il secondo ha stabilito un quadro metodologico comparativo per il calcolo dei livelli ottimali in funzione dei costi per i requisiti minimi di prestazione energetica degli edifici e degli elementi edilizi.
 
È all’interno di questo ecosistema che opererà la nuova direttiva UE 2018/844, pubblicata lo scorso 19 giugno nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea. Tra i suoi effetti, la modifica della sopraccitata direttiva 2010/31/UE sulla prestazione energetica nell’edilizia (nota anche come EPBD) e la direttiva 2012/27/UE (altresì detta DEE). La normativa sostanzialmente rafforza e semplifica le disposizioni attualmente in vigore.
 
A livello generale, la nuova direttiva mira a raggiungere gli obiettivi dell’Unione Europea per l’energia e il clima al 2030. Nello specifico, questi obiettivi vengono articolati in numerosi sotto-obiettivi. Tra questi, il rafforzamento della strategia a lungo termine per sostenere la ristrutturazione del parco nazionale di edifici residenziali (e non) al fine di ottenere un parco immobiliare ad alta efficienza energetica entro il 2050 e l’introduzione di un indicatore di predisposizione degli edifici all’intelligenza, un nuovo sturmento che, per usare le stesse parole del documento, «misurerà la capacità degli edifici di utilizzare nuove tecnologie e sistemi elettronici per adattarsi alle esigenze del consumatore».
 
Puoi leggere il testo completo della direttiva all’indirizzo https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/?uri=uriserv:OJ.L_.2018.156.01.0075.01.ITA
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