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Ingegneri civili (Cagliari)

Tecnolav Enginnering è alla ricerca di ingegneri civili, da avviare a un percorso di crescita nella progettazione di infrastrutture da inserire nella propria sede di Cagliari come supporto all'interno del proprio team.

 

Requisiti preferenziali per le diverse figure ricercate:

  • Esperienza nel calcolo strutturale
  • Conoscenza della tecnologia BIM
  • Esperienza nella progettazione stradale/ferroviaria
  • Formazione in project management
  • Conoscenza dei principali software di modellazione e analisi strutturale per la progettazione ed in particolare del software prosap
  • Conoscenza del software Civil 3D 

 

Si richiede:

  • laurea attinente
  • abilitazione all'esercizio della professione (o in corso di abilitazione)

 

Sono richieste le seguenti soft skills:

  • Flessibilità;
  • Adattabilità ai compiti assegnati;
  • Proattività e problem solving;
  • Team work, ovvero possesso di capacità relazionali con colleghi e clienti.

 

L'impegno previsto sarà in sede a Cagliari, Via Peretti 11.

ECL è una realtà in forte crescita e, in quanto tale, propone ai propri dipendenti un programma di crescita professionale all’interno dell’azienda, anche tramite corsi di aggiornamento.

Il contratto previsto è CCNL Studi Professionali a diversi livelli seconda dell’esperienza + benefit o collaborazione in partita iva (continuativa o a progetto)

 

Per candidarsi inviare una mail con il proprio curriculum vitae a recruitment@tecnolav.it con lettera di presentazione

Il presente annuncio è rivolto ad entrambi i sessi, ai sensi delle leggi 903/77 e 125/91, e a persone di tutte le età e tutte le nazionalità, ai sensi dei decreti legislativi 215/03 e 216/03

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Geometra (Cagliari)

Per conto della Tecnolav Engineering siamo alla ricerca di un geometra esperto, con almeno 3 anni di esperienza in computi metrici estimativi e contabilità lavori, da avviare a un percorso di crescita nella progettazione nella propria sede di Cagliari come supporto all'interno del proprio team.

 

Requisiti preferenziali:

  • esperienza in ufficio Direzione Lavori
  • computazione di progetti di opere pubbliche

 

Sono richieste le seguenti soft skills:

  • Flessibilità;
  • Adattabilità ai compiti assegnati;
  • Proattività e problem solving;
  • Team work, ovvero possesso di capacità relazionali con colleghi e clienti.

 

L'impegno previsto sarà in sede a Cagliari, Via Peretti 11.

Per candidarsi inviare una il proprio cv tramite LinkedIn OPPURE inviare con il proprio curriculum vitae a recruitment@tecnolav.it. È gradita una lettera di presentazione.

Il presente annuncio è rivolto ad entrambi i sessi, ai sensi delle leggi 903/77 e 125/91, e a persone di tutte le età e tutte le nazionalità, ai sensi dei decreti legislativi 215/03 e 216/03.

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Ingegnere o geometra (Cagliari)

Tecnolav Engineering è alla ricerca di un ingegnere con almeno 3 anni di esperienza in studi o società di ingegneria nel campo della direzione lavori di opere pubbliche e/o private, oppure di un geometra con almeno 10 anni di esperienza nello stesso campo.

Requisiti preferenziali:

  • Esperienza nel calcolo strutturale
  • Conoscenza della tecnologia BIM
  • Esperienza nella progettazione stradale/ferroviaria
  • Formazione in project management
  • Conoscenza dei principali software di modellazione e analisi strutturale per la progettazione ed in particolare del software prosap

Si richiede:

  • laurea attinente
  • preferibilmente abilitazione all'esercizio della professione (se necessaria)

    Sono richieste le seguenti soft skills:
  • Flessibilità;
  • Adattabilità ai compiti assegnati;
  • Proattività e problem solving;
  • Team work, ovvero possesso di capacità relazionali con colleghi e clienti.

 

L'impegno previsto sarà in sede a Cagliari, Via Peretti 11.

Per candidarsi inviare una mail con il proprio curriculum vitae a recruitment@tecnolav.it

Tutti i candidati possono inoltre iscriversi gratuitamente su community.collengworld.com, un network dell'ingegneria collaborativa dedicato ai professionisti dell’Ingegneria, dell’Architettura o delle Costruzioni dove troveranno annunci di lavoro specifici per il settore, supporto gare, creazione team e tanto altro.

Il presente annuncio è rivolto ad entrambi i sessi, ai sensi delle leggi 903/77 e 125/91, e a persone di tutte le età e tutte le nazionalità, ai sensi dei decreti legislativi 215/03 e 216/03.

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Di recente abbiamo avuto la possibilità di partecipare come ECL -  LEONARDO CONSORZIO EUROPEO PER L’INGEGNERIA E L’ARCHITETTURA allo studio di fattibilità per la realizzazione dell'Einstein Telescope in Sardegna, presentato da ROCKSOIL SPA insieme a GDP GEOMIN SRL, INAR INGEGNERIA E ARCHITETTURA SRL, FERRO INGEGNERIA SRL, CRITERIA SRL, GEOTEC SPA. ECL è un’organizzazione il cui obiettivo è promuovere lo stile italiano nel mondo e rappresenta le migliori realtà nei settori dell'ingegneria e dell'architettura italiana. Le sue attività sono portate avanti in maniera integrata per fornire una prestazione complessiva che consenta alla Committenza di risolvere qualsiasi problema dovesse affrontare. Consorzio Leonardo conta diverse realtà in Italia (Cagliari, Modena, Lecce, Napoli, Treviso, Messina, Roma) e all’estero, in Svizzera.

Ma di cosa tratta questo progetto? Cos'è l'Einstein Telescope? Vediamo un video eplicativo e poi parliamone!

L'ET è un rivelatore di onde gravitazionali di terza generazione e rappresenta uno dei principali progetti di ricerca europei con impatto scientifico di livello mondiale. ET sarà in grado di osservare un volume di universo almeno mille volte maggiore rispetto agli attuali strumenti di seconda generazione, gli interferometri LIGO negli Stati Uniti e Virgo in Italia (nobel per la fisica 2017), le cui collaborazioni scientifiche hanno osservato per la prima volta nel 2015 le onde gravitazionali previste cento anni prima da Albert Einstein come conseguenza della sua teoria della relatività generale. Com'è facile intuire, il nome del progetto vuole essere un tributo al grande scienziato. L’Italia è candidata per ospitarlo in Sardegna nell’area della miniera dismessa di Sos Enattos, nel Nuorese.

Il progetto nello specifico prevede la costruzione di una grande infrastruttura sotterranea che ospiterà un rivelatore di onde gravitazionali tra i 100 e i 300 metri di profondità per preservarlo in condizioni di “silenzio”, isolandolo dalle vibrazioni prodotte sia dalle onde sismiche, sia dalle attività umane, che costituiscono quello che viene chiamato “rumore”, in quanto fonte di disturbo per le misure che ET dovrà realizzare.

L’appalto di cui parliamo oggi ha per oggetto l’affidamento dello “studio propedeutico allo sviluppo del progetto di fattibilità tecnica ed economica dell’osservatorio di onde gravitazionali Einstein telescope nella regione Sardegna, in diverse configurazioni, comprensivo della esecuzione delle indagini e dei sondaggi e della valutazione preliminare di impatto ambientale, per le opere infrastrutturali, in sotterranea e in superficie, edili e impiantistiche”; lo studio in particolare deve avere ad oggetto lo sviluppo delle seguenti due possibili configurazioni per la realizzazione del Rivelatore Einstein Telescope:

  1. realizzazione di un rivelatore, costituito da sei interferometri per onde gravitazionali e inserito in un sistema di tunnel e caverne con layout a Triangolo equilatero ‘T’ di lato circa 11km;
  2. realizzazione di un rivelatore costituito da due interferometri per onde gravitazionali e inserito in un sistema di tunnel e caverne con layout a ‘L’ di lato circa 16km.

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Del nostro universo ad oggi conosciamo poco meno del 5%, ossia la materia ordinaria di cui siamo fatti noi e tutto ciò che possiamo osservare nel cosmo. Del restante 95% circa, non sappiamo praticamente nulla, possiamo solo concludere, sulla base delle nostre osservazioni, che esistono un altro tipo di materia, chiamata materia oscura, e un’energia, chiamata energia oscura, entrambe di natura sconosciuta. Einstein Telescope potrà contribuire a comprendere l’universo oscuro, verificando alcune ipotesi come ad esempio i buchi neri primordiali o gli assioni come ipotetici componenti candidati a costituire la materia oscura, che rappresenta circa il 25% del nostro universo ma la cui natura oggi è, appunto, una delle maggiori questioni ancora irrisolte. Un altro importante risultato scientifico che ET potrà realizzare, e che aprirebbe la strada verso la comprensione del big bang, e dunque dell’origine dell’universo, è la misura di parametri cosmologici legati alla sua espansione e quindi al problema dell’energia oscura, di cui sappiamo solamente che costituisce oltre il 70% dell’universo e che ne condiziona fortemente l’evoluzione.

ET permetterà di rivelare anche fenomeni attesi ma ancora mai osservati, come l’emissione continua da stelle di neutroni, le esplosioni di supernovae e la misura del fondo cosmologico o astrofisico di onde gravitazionali. Grazie a questo, in particolare, sarà possibile studiare ad esempio i modi in cui si formano i buchi neri, le loro caratteristiche e la loro evoluzione. La rivelazione di molti segnali gravitazionali da stelle di neutroni consentirà invece di avere a disposizione un vero e proprio laboratorio di fisica nucleare, con caratteristiche non realizzabili sulla Terra, in cui poter studiare il comportamento della materia in condizioni estreme. Rivelare una grande quantità di questi eventi permetterà peraltro di studiare le popolazioni di buchi neri e stelle di neutroni, e realizzare così vere e proprie analisi demografiche sul nostro universo.

Con ET sarà inoltre possibile verificare i limiti della relatività generale in ambienti estremi e comprendere se è possibile aprire la strada verso una unificazione con la meccanica quantistica: l’inconciliabilità tra macrocosmo e microcosmo è uno dei grandi problemi ancora irrisolti della fisica fondamentale.

Einstein Telescope sarà un rivelatore di onde gravitazionali basato sui successi della tecnica dell’interferometria laser, impiegata negli esperimenti di seconda generazione LIGO e Virgo. Tuttavia, la sua sensibilità sarà notevolmente potenziata rispetto agli attuali esperimenti, grazie all’aumento delle dimensioni del rivelatore, e all’implementazione di tecnologie nuove e innovative.

 

BANDO DA 14 MILIONI DI EURO PER EINSTEIN TELESCOPE IN SARDEGNA

L’idea di progetto originale prevede un rivelatore di forma triangolare con lati di 10 chilometri. Lungo i suoi bracci sotterranei, all’interno di tubi a ultra-alto vuoto, scorreranno fasci laser che saranno riflessi da specchi levigatissimi, per essere infine ricomposti a formare, sovrapponendosi, la cosiddetta figura d’interferenza. Quando un’onda gravitazionale attraversa l’interferometro, la lunghezza dei bracci oscilla, e di conseguenza i fasci laser che corrono al loro interno compiono percorsi di diversa lunghezza, e pertanto la figura di interferenza ottenuta dalla loro ricomposizione si modifica. ET misurerà queste infinitesimali variazioni di una frazione di miliardesimo del diametro di un atomo. Per realizzare misure così precise ET necessita di tecnologie avanzatissime, create ad hoc grazie a un lavoro di ricerca e sviluppo in sinergia tra ricerca e industria. Attualmente la collaborazione scientifica sta studiando le tecnologie che serviranno ad Einstein Telescope, la sua geometria e la sua configurazione.

Oltre a un interferometro di forma triangolare, da realizzare su un solo sito, è al vaglio degli esperti anche la possibilità della configurazione a elle (L), con due bracci perpendicolari, come quella degli attuali interferometri. In questo secondo caso il progetto prevederebbe la realizzazione di due interferometri gemelli, come gli attuali interferometri statunitensi, che verrebbero realizzati in due distinti siti a sufficiente distanza l’uno dall’altro, in modo da poter potenziare l’efficacia nella localizzazione nel cielo della sorgente astrofisica dell’onda gravitazionale. 

Non ci resta che aspettare gli ulteriori aggiornamenti quel progetto! 

fonti: https://www.einstein-telescope.it/et-in-italia/

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Ingegnere (Cagliari)

Tecnolav Engineering è alla ricerca di un ingegnere con almeno 3 anni di esperienza in studi o società di ingegneria nel campo della progettazione di opere pubbliche e/o private.

Requisiti preferenziali:

  • Esperienza nel calcolo strutturale
  • Conoscenza della tecnologia BIM
  • Esperienza nella progettazione stradale/ferroviaria
  • Formazione in project management

Sono richieste le seguenti soft skills:

  • Flessibilità;
  • Adattabilità ai compiti assegnati;
  • Proattività e problem solving;
  • Team work, ovvero possesso di capacità relazionali con colleghi e clienti.

L'impegno previsto sarà in sede a Cagliari, Via Peretti 11.

Per candidarsi inviare un’email con il proprio curriculum vitae a recruitment@tecnolav.it

Tutti i candidati possono inoltre iscriversi gratuitamente su community.collengworld.com, un network dell'ingegneria collaborativa dedicato ai professionisti dell’Ingegneria, dell’Architettura o delle Costruzioni dove troveranno annunci di lavoro specifici per il settore, supporto gare, creazione team e tanto altro.

Il presente annuncio è rivolto ad entrambi i sessi, ai sensi delle leggi 903/77 e 125/91, e a persone di tutte le età e tutte le nazionalità, ai sensi dei decreti legislativi 215/03 e 216/03.

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Disegnatore AutoCAD (Cagliari)

Per conto di Tecnolav siamo alla ricerca di geometri/ingegneri anche prima esperienza per progetti nel campo delle infrastrutture ferroviarie per contratti applicativi Italferr da inserire nella propria sede di Cagliari come supporto all'interno del proprio team.

Responsabilità

  • Capacità ed esperienza nel redigere disegni di opere civili
  • Ottima capacità di utilizzo dei software connessi alla professione (es. AutoCAD)

Rappresentano inoltre in via presenziale:

  • Capacità di redigere computi e contabilità lavori

Requisiti:

  • diploma attinente
  • preferibilmente abilitazione all'esercizio della professione (se necessaria)

 

Sono richieste le seguenti soft skills:

  • flessibilità
  • adattabilità ai compiti assegnati
  • proattività e problem solving
  • team work, ovvero possesso di capacità relazionali con colleghi e clienti

L'impegno previsto sarà in sede a Cagliari, Via Peretti 11

 

Per candidarsi inviare una mail con il proprio curriculum vitae a recruitment@tecnolav.it

 

Il presente annuncio è rivolto ad entrambi i sessi, ai sensi delle leggi 903/77 e 125/91, e a persone di tutte le età e tutte le nazionalità, ai sensi dei decreti legislativi 215/03 e 216/03.

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BIM Specialist Impianti

Tecnolav Engineering è alla ricerca di una figura specializzata nel settore BIM da inserire nella propria sede di Cagliari da includere all’interno del proprio gruppo di lavoro.

La figura fornisce supporto al project manager nella progettazione ed elaborazione di elaborati grafici e descrittivi di commesse nell’ambito pubblico e privato con riferimento all’applicazione dei metodi e strumenti di gestione informativa digitale delle costruzioni (BIM). Svolge la funzione di BIM specialist sia come progettista che modellatore BIM per le opere impiantistiche nel rispetto del Piano di gestione Informativa e offre supporto al gruppo di lavoro.

 

Si richiede:

  • Ottima conoscenza di Autodesk Revit;
  • Buona conoscenza di Autodesk AutoCAD;
  • Buona conoscenza del pacchetto Microsoft Office;
  • Possesso di laurea in Ingegneria Elettrica, Meccanica e/o Idraulica;
  • Esperienza professionale di almeno 2 anni nell’applicazione dei metodi e strumenti di gestione informativa digitale delle costruzioni (BIM), maturata nell’ambito di lavori pubblici o privati.

 

Requisiti preferenziali:

  • Buona conoscenza dei software relativi alla propria disciplina;
  • Buona conoscenza della norma UNI 11337;
  • Possesso di certificazione ICMQ;
  • Abilitazione all'esercizio della professione.

 

Sono richieste le seguenti soft skills:

  • Flessibilità;
  • Adattabilità ai compiti assegnati;
  • Proattività e problem solving;
  • Team work, ovvero possesso di capacità relazionali con colleghi e clienti.

 

L'impegno previsto sarà in sede a Cagliari, Via Peretti 11.

Per candidarsi inviare un’email con il proprio curriculum vitae a recruitment@tecnolav.it

 

 

Il presente annuncio è rivolto ad entrambi i sessi, ai sensi delle leggi 903/77 e 125/91, e a persone di tutte le età e tutte le nazionalità, ai sensi dei decreti legislativi 215/03 e 216/03.

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BIM Manager Coordinator [OFFERTA CHIUSA]

Tecnolav Engineering è alla ricerca di una figura specializzata nel settore BIM da inserire nella propria sede di Cagliari da includere all’interno del proprio gruppo di lavoro.

La figura fornisce supporto al project manager nella pianificazione di commesse nell’ambito pubblico con riferimento all’applicazione dei metodi e strumenti di gestione informativa digitale delle costruzioni (BIM). Svolge la funzione di BIM manager, CDE manager e BIM Coordinator per le commesse in essere e offre supporto al gruppo di lavoro.

 

Si richiede:

  • Buona conoscenza della norma UNI 11337;
  • Ottima conoscenza di Autodesk Revit;
  • Ottima conoscenza di Autodesk Navisworks;
  • Esperienza nell’analisi e controllo interferenze fisiche e informative (clash detection) e nell’analisi e controllo incoerenze informative (model e code checking);
  • Buona conoscenza del pacchetto Microsoft Office;
  • Esperienza professionale di almeno 2 anni nell’applicazione dei metodi e strumenti di gestione informativa digitale delle costruzioni (BIM), maturata nell’ambito di lavori pubblici o privati.

 

Requisiti preferenziali:

  • Possesso di laurea in Ingegneria Civile e/o Architettura;
  • Possesso di certificazione ICMQ;
  • Abilitazione all'esercizio della professione.

 

Sono richieste le seguenti soft skills:

  • Flessibilità;
  • Adattabilità ai compiti assegnati;
  • Proattività e problem solving;
  • Team work, ovvero possesso di capacità relazionali con colleghi e clienti.

 

L'impegno previsto sarà in sede a Cagliari, Via Peretti 11.

Per candidarsi inviare un’email con il proprio curriculum vitae a recruitment@tecnolav.it

Il presente annuncio è rivolto ad entrambi i sessi, ai sensi delle leggi 903/77 e 125/91, e a persone di tutte le età e tutte le nazionalità, ai sensi dei decreti legislativi 215/03 e 216/03.

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BIM Specialist Civile [OFFERTA CHIUSA]

Tecnolav Engineering è alla ricerca di una figura specializzata nel settore BIM da inserire nella propria sede di Cagliari da includere all’interno del proprio gruppo di lavoro.

La figura fornisce supporto al project manager nella progettazione ed elaborazione di elaborati grafici e descrittivi di commesse nell’ambito pubblico e privato con riferimento all’applicazione dei metodi e strumenti di gestione informativa digitale delle costruzioni (BIM). Svolge la funzione di BIM specialist sia come progettista che modellatore BIM per le opere architettoniche e/o strutturali nel rispetto del Piano di gestione Informativa e offre supporto al gruppo di lavoro.

 

Si richiede:

  • Ottima conoscenza di Autodesk Revit;
  • Buona conoscenza di Autodesk AutoCAD;
  • Buona conoscenza del pacchetto Microsoft Office;
  • Possesso di laurea in Ingegneria Civile e/o Architettura;
  • Esperienza professionale di almeno 2 anni nell’applicazione dei metodi e strumenti di gestione informativa digitale delle costruzioni (BIM), maturata nell’ambito di lavori pubblici o privati.

 

Requisiti preferenziali:

  • Buona conoscenza dei software relativi alla propria disciplina;
  • Buona conoscenza della norma UNI 11337;
  • Possesso di certificazione ICMQ;
  • Abilitazione all'esercizio della professione.

 

Sono richieste le seguenti soft skills:

  • Flessibilità;
  • Adattabilità ai compiti assegnati;
  • Proattività e problem solving;
  • Team work, ovvero possesso di capacità relazionali con colleghi e clienti.

 

L'impegno previsto sarà in sede a Cagliari, Via Peretti 11.

Per candidarsi inviare un’email con il proprio curriculum vitae a segreteria@tecnolav.it

 

Il presente annuncio è rivolto ad entrambi i sessi, ai sensi delle leggi 903/77 e 125/91, e a persone di tutte le età e tutte le nazionalità, ai sensi dei decreti legislativi 215/03 e 216/03.

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Ricade quest'anno il centenario della nascita di Italo Calvino. Alcuni nell'essere qui si chiederanno cosa c'entri questo letterato con una piattaforma di ingegneri ed architettura. È presto detto: molta della produzione di Italo Calvino è strettamente legata all'architettura ed infatti "i calvinisti" sono spesso anche astronomi, matematici e, appunto, architetti. Questo rende l’influenza di Calvino a trent’anni dopo la morte dispersiva, indiretta, sottile; la presenza calviniana sembra riecheggiare la sua figura autoriale, di assente-presente allo stesso tempo.

Sono tanti gli architetti che hanno cercato di replicare tante delle sue opere, soprattutto Le città invisibiliLezioni Americane che risulta, però meno architettonico del primo. Ne Le città invisibili chi guarda trova nello sguardo aperto, la griglia di possibilità e potenzialità che il libro di Calvino offre ed è questo che nel corso degli anni ha spinto alla nascita di una molteplicità di progetti. Oggi più che mai le città calviniane sembrano offire un’apertura utopistica nei confronti di stereotipati modernismi, un possibile progetto urbano per metropoli stagnanti, tant'è che il concetto di "invisibilità" ha conquistato piena cittadinanza nei manuali e corsi di architettura.

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Non si tratta di città campate in aria, ma ben ancorate a un passato che deve servire da modello per il futuro: non a caso è proprio Venezia, città-anacronistica protetta e minacciata allo stesso tempo dalla sua laguna, il punto di riferimento esplicito e implicito delle città calviniane. Venezia è la città archetipo, non chiusa nella sua conchiglia, ma esempio aperto di spazio urbano da custodire, ripetere, copiare. Tuttavia, quelle di Calvino non sono città concrete, benché si tenda a vederlo spesso così. Calvino lascia molti spazi bianchi, molto spazio all'immaginazione ed è proprio la scarsa visibilità delle città di Calvino che garantisce il loro successo, la loro produttivitità multiforme nei cervelli di artisti e urbanisti.

Calvino riteneva Le città un passaggio centrale del suo lavoro: “Il simbolo più complesso, che mi ha dato le maggiori possibilità di esprimere la tensione tra razionalità geometrica e groviglio delle esigenze umane”. Nel rappresentare utopia, sogno e incubo, desiderio e bellezza e infinite altre suggestioni spesso contrapposte, Le città furono per Calvino quasi un “diario della sua navigazione nel labirinto della contemporaneità”. In Calvino la descrizione di ambienti supera la necessità di contestualizzazione, al punto di trasformare paesaggi e città da fondali in elementi centrali di scrittura e protagonisti del testo, e in questo si configurano anche l’adozione di un linguaggio e di forme specifiche dell’autore diventando una sorta di “paesaggista involontario”.

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Un altro testo importante per "l'architettura calviniana" e conferma la sua impronta di paesaggista è Il barone rampante, dove il bosco è un luogo sociale sul quale rifondare la società, avvicinandoci molto ai discorsi attuali sulla urban forestry. Il barone Cosimo cerca la libertà trascorrendo una vita in tutto omologa a quella di un paesaggista, che inizia con la conoscenza della natura per arrivare a trasformarla e pianificarla, fino a costruire una visione politica sulla città-bosco. Alla descrizione botanica profonda, si aggiuge la narrazione di uno dei più importanti passaggi della storia del giardino, dalle forme neoclassiche a quelle naturalistiche dei parchi anglosassoni. 

Calvino si è ripetutamente espresso in termini di “composizione di paesaggio”, esplicitando così intenzionalità creative. I passaggi dove questo discorso si fa più forte sono le descrizioni dei giardini di Kyoto (Collezioni di sabbia, 1984) e in Dall’opaco  (postumo): nei primi identifica i principi organizzativi dello spazio, del movimento e della percezione, connesse a una origine compositiva di reciprocità, che lega rappresentazione, espressione poetica e paesaggio. Nel secondo Calvino invece si pone alla sommità di paesaggi terrazzati verso il mare e si domanda “che forma ha il mondo” o “quante dimensioni ha lo spazio” rispondendo con una descrizione quasi scientifica dove l’immagine è una composizione di terrazze su terrazze, di linee spezzate e di elementi discontinui, di tratti di anomalia rispetto a quelli di ordine, che compongono un grande teatro il cui fondale è l’orizzonte.

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Infine, la verticalità, espressa soprattutto ne Le città invisibili. Il romanzo di Calvino è composto da nove capitoli, ciascuno dei quali si apre e si chiude con un dialogo fra Marco Polo e l'imperatore dei Tartari Kublai Khan che interroga l'esploratore sulle città del suo immenso impero. Ciascun capitolo contiene cinque descrizioni delle città visitate da Marco Polo, tranne il primo e l'ultimo capitolo che contengono dieci descrizioni per un totale di cinquantacinque città. Per la maggior parte di essere, Calvino si è ispirato a città dove ha vissuto o che ha visitato come la già citata Venezia "città acquatica". Nelle Corrispondenze dagli Stati Uniti del 1960-1961 loda l’aspetto estetico dell’architettura di New York City, con «le forme moderne e bellissime delle nuove costruzioni in acciaio e vetro di Madison Avenue». Questa città rimarrà una delle sue città preferite proprio per la verticalità del suo stile architettonico, il suo slancio, la combinazione fra esattezza e fantasia. Come a Genova, anche nei dintorni delle città americane, Calvino scopre la bellezza quasi astratta delle stratificate costruzioni autostradali. Infatti per l'autore, la stratificazione verticale è rappresentata anche dalle costruzioni autostradali di ponti, viadotti, trafori. All’insieme architettonico medievale e rinascimentale della Piazza è stata aggiunta una nuova dimensione verticale, dovuta alla rete di autostrade. È una sovrastruttura che per Calvino ha un suo fascino.

Ne Le città invisibili si delinea chiaramente una preferenza per le dimensioni verticali su quelle orizzontali sin dalle prime sezioni del libro. Scrive di città meravigliose, con un’architettura che sembra derivare da ambienti mediterranei e che, nonostante alcune bizzarre stonature, connota certi stili medievali e rinascimentali: Diomira, città con sessanta cupole d’argento, Dorotea, in cui quattro torri d’alluminio e settecento fumaioli si alzano verso il cielo, Zaira dagli alti bastioni le cui vie sono fatte a scala. Sanremo traspare in Valdrada, città costruita verso l’alto con case tutte verande una sopra l’altra e vie alte che affacciano sull’acqua i parapetti a balaustra, che si riflette direttamente nello specchio del lago. Venezia si riconosce sia in Smeraldina "la città acquatica", nella quale «un reticolo di canali e [...] strade si sovrappongono e s’intersecano» e «la rete dei passaggi non è disposta su un solo strato, ma segue un saliscendi di scalette, ballatoi, ponti a schiena d’asino, vie pensili», che in Fillide, dove la verticalità è data dalla sovrapposizione di ponti e di finestre. La verticalità si combina a volte con la leggerezza, come in alcune delle "città sottili", Isaura ed Armilla che consistono d’impianti idraulici d’ogni genere, mentre altre volte rappresenta il declino, come nella precaria Ottavia, citta ragnatela o a Bauci, costruita sopra le nuvole che scruta la terra dall'alto. Man mano la verticalità si capovolge, trasformandosi in una verticalità che tende verso il basso rappresentando l’inversione dei valori.

In conclusione, per Calvino, l’architettura è uno dei mezzi di cui dispone l’uomo per dare «forma» al mondo. In uno scritto per L’osservatorio del signor Palomar del 1975 cita un brano dei Dialoghi romani di Francisco de Holanda, in cui l’artista portoghese fa parlare Michelangelo: «vi accorgerete che ognuno, senza saperlo, sta dipingendo questo mondo, sia nel creare e produrre nuove forme e figure [...], sia nel costruire e occupare lo spazio con edifici e case dipinte». Questo vale certamente per città verticali come Sanremo o San Francisco e per certe costruzioni stradali che disegnano o scrivono il paesaggio, ma anche per tutte quelle che non fanno che corrodere il mondo. Nelle visioni architettoniche di Calvino questi due estremi sono ugualmente presenti: da un lato la consapevolezza di vivere una condizione distopica minacciosa e ingombrante, dall’altro una visione utopistica che, seppure precaria e fragile, non si lascia mai del tutto cancellare.

 

FONTI
https://www.doppiozero.com/citare-calvino-le-citta-invisibili-e-gli-architetti
https://www.architettiroma.it/ar-web/argomenti/paesaggio/tra-reale-e-immaginario-paesaggi-e-citta-in-italo-calvino-di-fabio-di-carlo/
https://matteopericoli.com/2018/02/02/su-le-citta-invisibili-di-calvino/
https://journals.openedition.org/italies/4471?lang=it 

 

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Ingegnere Civile Idraulico

ECL - Leonardo Consorzio Europeo per l'Ingegneria e l'Architettura ricerca per la propria sede di Milano Ingegneri civili indirizzo idraulica (anche prima esperienza lavorativa) da avviare a un percorso di crescita nella progettazione di reti di fognatura e sistemi di regimazione, raccolta e allontanamento delle acque, nell’ambito di opere civili, infrastrutture di trasporto, e urbanizzazione.

Si richiede:

  • conoscenza di AutoCAD e dei principali software di modellazione idraulica di settore (es. HECRAS).
  • gradita la conoscenza dei software: Civil 3D, Primus e/o STR

Requisiti:

  • laurea attinente
  • preferibilmente abilitazione all'esercizio della professione (se necessaria)

 

Sono richieste le seguenti soft skills:

  • flessibilità
  • adattabilità ai compiti assegnati
  • proattività e problem solving
  • team work, ovvero possesso di capacità relazionali con colleghi e clienti

ECL è una realtà in forte crescita e, in quanto tale, propone ai propri dipendenti un programma di crescita professionale all’interno dell’azienda, anche tramite corsi di aggiornamento.

Sede di Lavoro: Milano, Corso Sempione 4.

 

Per candidarsi inviare una mail con il proprio curriculum vitae a segreteria@consorzio-leonardo.eu

 

Il presente annuncio è rivolto ad entrambi i sessi, ai sensi delle leggi 903/77 e 125/91, e a persone di tutte le età e tutte le nazionalità, ai sensi dei decreti legislativi 215/03 e 216/03.

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Si chiamano bagdhir in lingua natìa, da noi tradotte come "torri del vento": sono un elemento architettonico tradizionale dell'Iran, utilizzato per creare una ventilazione naturale negli edifici come edifici privati ma anche cisterne, ghiacciaie, caravanserragli, moschee. Furono create dall'impero persiano per mitigare il caldo torrido all'interno degli edifici e si diffusero in Iran, ma anche Pakistan e Afghanistan. In effetti, non abbiamo la certezza che la prima Torre del vento sia nata in Iran, ma sicuramente è lì che se ne conserva il maggior numero. Rappresentano tutt’oggi i sistemi di raffrescamento passivo più sofisticati al mondo.

Yazd in particolare, che si trova nella parte centrale dell'Iran moderno, ne conserva ben 180, moltissimi dei quali ancora in uso. Questo è stato possibile grazie alla sua posizione geografica: la città, a oltre 1200 metri sul mare, in quasi 3000 anni di storia ha subìto pochissime guerre e invasioni e questo gli ha permesso di mantenere un'architettura quasi intatta. La città ha un clima desertico con temperature estive che toccano i 40° ed è proprio lì che si trova la torre del vento più alta.

How To Have An Epic Two Days In Yazd, Iran

Tecnicamente il badghir consiste in un canale con la sommità chiusa, sovrastante i tetti, che cattura il vento e lo fa circolare all’interno dell’edificio. In assenza di vento, permette invece all’aria calda imprigionata di fuoriuscire. La parte superiore del suo canale, costruito di solito in adobe, mattone crudo, legno o gesso, è composta da aperture verticali, mentre quella inferiore si apre nella stanza da ventilare. Le Torri del Vento furono realizzate in differenti modi, dalle più semplici utilizzate sin dall’Antico Egitto fino alle più complesse della Persia che sfruttavano la presenza dei Qanat, corsi d’acqua sotterranei, per ottenere un raffreddamento ancora più efficace. 

Nel corso del tempo gli iraniani hanno fatto evolvere la sua tecnica di costruzione e sviluppato l’estetica, aumentando il numero di aperture e aggiungendo decorazioni ornamentali in mattoni o in stucco. Le torri possono così essere quadrate, rettangolari, esagonali (soprattutto quando venivano utilizzate per le cisterne d’acqua), ottagonali o circolari. Un numero maggiore di aperture permette una maggiore resistenza alla pressione del vento, mentre una maggiore altezza permette di raccogliere maggiormente il vento. Ma non c'erano solo le Torri del vento: varie sono le tecniche di costruzione utilizzate dalle antiche popolazioni volte a garantire ottime condizioni di vivibilità anche in luoghi dove l’ambiente naturale era meno favorevole. Corti interneFon e muri spessi sono solo alcuni dei sistemi escogitati per il raffrescamento passivo dell’ambiente costruito. Sempre in Iran, già nel 3000 a.C. le case erano costruite con muri molto spessi, in modo da creare di giorno un forte accumulo termico nelle pareti, il cui calore era ceduto poi nelle ore più fresche della notte. Ulteriori accorgimenti che venivano adottati nelle costruzioni del tempo erano, tra le altre, l’apertura degli edifici quasi esclusivamente verso i cortili interni, prevalentemente piantumati in modo da evitare la radiazione solare dei muri, e, per cui l’aria calda tende a spostarsi nella parte alta della stessa, rinfrescando così le zone “basse” occupate.

BORUJERDI HOUSE (Kashan): Tutto quello che c'è da sapere (con foto) -  Tripadvisor

 Esistono all'incirca due tipi di Torri del vento: nel primo caso le torri a vento che ventilano gli interni per convezione, introducendo quindi aria fresca negli ambienti e spingendo fuori aria calda, mentre nel secondo le torri a vento che raffrescano la struttura per l’azione congiunta di convezione ed evaporazione dove la temperatura del flusso d’aria entrante si abbassa per ventilazione ed evaporazione, essendo l’aria spinta sopra un canale d’acqua o in un condotto interrato nel terreno profondo, in cui la temperatura si mantiene fresca e quasi invariata per tutto l’anno.

Le torri funzionano anche in assenza di venti, trasformandosi in una struttura di estrazione naturale, dove l’aria calda, che tende naturalmente a salire verso l’alto perché più leggera, esce dalle aperture del camino; di notte la torre si raffredda, quindi di giorno l’aria a contatto con la muratura fredda della torre diventa più densa, scende ed entra nell’edificio. La bocca del camino è disegnata in modo da creare una zona di bassa pressione alla sommità della torre e la caduta di pressione innesca una corrente d’aria verso il camino. Poi, durante il giorno la torre si riscalda, la muratura cede il calore creando una corrente d’aria discendente verso la torre. I muri di costruzione delle torri sono molto spessi in modo da avere un alto potere di accumulo termico cosicché innescano una forte differenza di pressione tra interno ed esterno. Inoltre le comunicazioni tra la torre e l’edificio possono chiudersi e aprirsi secondo le necessità con delle apposite porte che chiudono e aprono i condotti.

Badgir elevations and section (wind-catcher) (source: Federico... |  Download Scientific Diagram

Durante la costruzione delle torri a vento si tenevano in considerazione sia la direzione che la corrente maggiore del luogo, perciò si trovano diverse tipologie di torri a seconda del luogo. Per esempio, nel sud dell’Iran le torri a vento sono relativamente basse perché i venti soffiano generalmente a bassa quota. Le forme con molteplici lati sono più adatte nelle regioni dove le correnti d’aria sono multi direzionali, in quanto facilitano la cattura del vento. In questi casi i flussi, ascendente e discendente, vengono canalizzati separatamente e in modo simmetrico. Spesso sono usate a coppie: una torre in faccia al vento e una dietro che funge da “camino”. Anche la quantità d’aria viene regolata da schermi o da porte, ed in certi casi gli architetti posizionavano alla base del badghir un bacino d’acqua che a contatto con l’aria evaporava abbassando la temperatura dell’ambiente.

Inoltre, la ventilazione con un badghir veniva a volte realizzata in congiunzione con un canale sotterraneo, il famoso qanat, spesso per conservare il ghiaccio nelle apposite ghiacciaie o ventilare l’acqua condotta dai canali nelle cisterne ed evitarne la stagnazione. La ventilazione naturale non richiedeva quindi alcun dispositivo meccanico ed era sufficiente una velocità del vento superiore a 2,5 metri al secondo per far sì che lo scarto di pressione tra il basso e l’alto permettesse all’aria calda di risalire verso la cima della torre e a quella fresca di scendere verso il basso. Anche l’effetto camino, cioè la differenza termica tra l’interno e l’esterno dell’edificio aiutava a generare la circolazione d’aria.

L'Iran e il segreto dei Badgir, le Torri del Vento - Pars Today

Uno dei principi dell’architettura persiana è stato quello di privilegiare l’intimità alla bellezza esteriore degli edifici, poiché l’esposizione della ricchezza non è un tratto della cultura locale. Ciononostante, il badghir è un’eccezione a questa regola ed il loro numero, la dimensione e la loro decorazione indicavano la ricchezza del proprietario della casa. I luoghi di utilizzo più comuni delle torri del vento erano le case e i luoghi di culto, dove servivano per creare confortevoli situazioni di abitabilità anche durante la canicola estiva, e dove spesso erano combinate con altri elementi architettonici studiati per raffrescare gli ambienti, ad esempio fontane, pozze d’acqua, giardini interni, alberi.

Ma, come abbiamo già detto, venivano utilizzate nelle cisterne, dove erano usate per creare ricircolo d’aria all’interno della struttura, in modo da prevenire la nascita di muffe e microrganismi nelle zone più calde e prive di aereazione oltre che per mantenere l’acqua fresca anche d’estate. Nella città di Yazd l’altezza media delle torri del vento è di 5 metri e le più decorate sono state costruite nel XIX secolo per le dimore dei commercianti e dignitari della città. Sempre a Yazd si trova il badghir più alto dell’Iran con un’altezza di 33,8 metri, situato nel giardino di Dowlat Abad e fatto costruire nel 1748 dal governatore della città.

 

 FONTI

https://amitaba.net/paesi_e_tradizioni/le-torri-del-vento/
https://www.architetturaecosostenibile.it/architettura/criteri-progettuali/torri-vento-sistemi-raffrescamento-833
https://www.vanillamagazine.it/le-torri-del-vento-i-climatizzatori-naturali-dell-antica-persia/

 

 

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Si ricerca un supporto direzione lavori per cantiere ferroviario in Campania (Benevento, Sant'Agata de Goti).

Le mansioni che dovrà ricoprire la figura selezionata saranno conformi alle seguenti attività: 

  • assistenza per la sorveglianza sui lavori e modalità operative;
  • controllo e redazione disegni; predisposizione degli atti contabili e misurazioni;
  • laboratorio ed accettazione materiali, etc.

Ulteriori mansioni verranno discusse in sede di colloquio.

Il candidato dovrà possede i seguenti requisiti

  • laurea in ingegneria civile o in architettura;
  • conoscenza dei software grafici e di calcolo,
  • programmi di contabilità e pacchetto Office. 

L'impegno settimanale previsto sarà di 2 giorni a settimana con orario full time; la durata dell'incarico potrà variare dai 6 ai 12 mesi.

La retribuzione verrà discussa dal/la professionista candidato/a in sede di colloquio conoscitivo con il responsabile di commessa.

In caso di interesse e/o richiesta di informazioni aggiuntive, potete inviare una email con il vostro Curriculum Vitae alla redazione di CollEngWorld info@collengworld.com . Ci occuperemo di mettere in contatto il/la candidato/a con la società di riferimento.

Il presente annuncio è rivolto ad entrambi i sessi, ai sensi delle leggi 903/77 e 125/91, e a persone di tutte le età e tutte le nazionalità, ai sensi dei decreti legislativi 215/03 e 216/03.

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Per conto dell'azienda ECL - Leonardo Consorzio Europeo si ricerca un Mansionario Accountant per la sede di Cagliari.

L’Accountant aziendale assicura la completa “gestione” documentale e di prima nota rilevante ai fini civilistici, fiscali e gestionali dell’azienda, nel rispetto delle relative normative, del ciclo attivo e passivo, della prima nota generale e di contabilità analitica.
Assicura inoltre la gestione amministrativa del Personale, Dipendente e Consulente.

🔺MANSIONI E RESPONSABILITA’

Prima nota e adempimenti periodici
Prima Nota Generale, per natura e commessa.
Registrazioni delle fasi del ciclo attivo e passivo, fatture attive e passive, incassi e pagamenti, riconciliazione bancarie mensili e di fine esercizio.
Registrazioni mensili e periodiche di costo del Personale Dipendente.
Fatture Professionisti e Consulenti e relativa gestione ritenute d’acconto.
Scadenze periodiche: F24, liquidazioni mensili Iva, Contributi, Previdenza complementare, Ritenute professionisti, Intrastat, tasse, imposte annuali, etc.
Gestione contributi Inarcassa e Dichiarazione annuale.
Note spese Dipendenti e carte di credito.
Carburanti e gestione auto aziendali.
Gestione e monitoraggio della liquidità aziendale, gestione solleciti per recupero crediti, anticipo fatture, PN Piccola cassa.
Chiusura Bilancio di verifica mensile.
Registrazioni di chiusura Bilancio annuale: ammortamenti, ratei e risconti, etc.

Registri
Libro giornale, Registri Iva, Cespiti ed Inventario
Supporto alla gestione societaria e relativi libri organi sociali

Referente del Payroll esterno
Gestione mensile presenze/assenze per elaborazione paghe
Controllo e gestione cedolini paga Dipendenti
Ticket
Supporto alla redazione della contrattualistica dei Dipendenti/Professionisti
Gestione Time Sheets mensili per base dati gestionale
Tenuta fascicoli individuali
Inail

Archiviazione documentale

Assicura l’archiviazione fisica e digitale dei documenti amministrativi, contabili e del personale in base alla normativa civilistica e fiscale e della privacy


Attività di supporto
Supporta il CFO (o il legale rappresentante) per la predisposizione del Bilancio annuale, situazioni gestionali mensili per la Direzione, la pianificazione finanziaria e fiscale.
Fornisce supporto alla redazione di contrattualistica generale.
Prepara, partecipando attivamente, alle visite sindacali trimestrali o terzi esterni, quando presenti.
Supporto per Dichiarazioni annuali e/o periodiche (Spesometro, Dichiarazione Iva, Certificazioni, 770, Studi di settore, Inarcassa, etc.)
Supporta il CFO (o il legale rappresentante) in via residuale per tutte le funzioni che non sono direttamente riconducibili direttamente ad altre aree aziendali, in particolare attinenti ai “servizi generali”, dei broker assicurativi, degli acquisti, del controllo ed applicazione delle procedure interne, gare, fideiussioni, IT, etc.

🔺 PROFILO
Diploma ragioneria
Esperienza professionale pregressa nel ruolo di almeno 8-10 anni in società di capitale, modernamente organizzate.
Autonomia nell’utilizzo dell’ERP aziendale
Conoscenza avanzata MS Office (Excel, Word)
Sarà considerato un plus avere gestito cambi di ERP aziendali e relativa configurazione iniziale.

🔺 SOFT SKILLS

Sa gestire le relazioni interne in maniera trasversale ed anche con terze parti esterne, in particolare i Clienti, lavorando in team.
Sa lavorare per obiettivi, nell’assoluta consapevolezza e rispetto delle scadenze assegnate.
Partecipa attivamente al processo di innovazione, proponendo al CFO (o al legale rappresentante) iniziative/soluzioni volte al miglioramento/ammodernamento/snellimento delle attività amministrative, anche tramite implementazioni del sistema ERP, volte al miglioramento qualitativo delle attività svolte e/o al contenimento dei costi.
Capacità di gestire lo stress, precisione e responsabilità.

 

Per candidarsi inviare una mail con il proprio curriculum vitae a segreteria@consorzio-leonardo.eu

 

Il presente annuncio è rivolto ad entrambi i sessi, ai sensi delle leggi 903/77 e 125/91, e a persone di tutte le età e tutte le nazionalità, ai sensi dei decreti legislativi 215/03 e 216/03.

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Brutalismo: la rinascita tropicale

Di recente c'è stato un ritorno all'architettura brutalista: gli edifici una volta dismessi in quanto ripugnanti ora ritrovano sé stessi come edifici nuovamente degni di stima soprattutto grazie a nuove Istituzioni Culturali quali Barbarican, RIBA e TATE Britain. Il Brutalismo nasce da una visione prettamente utopistica: si basa sull'interazione umana e sul desiderio di democratizzare l'architettura: edifici spesso controversi, con le loro lastre di cemento e le forme a blocco austere, stanno conoscendo una certa rinascita. Quando il brutalismo nasce, trova casa a Londra ma la sua struttura più nota è quella della Hunstanton School a Norfolk, costruita dagli architetti inglesi Alison and Peter Smithson che rappresentava un vero e proprio atto di ribellione delle regole architettoniche del periodo tra tra il 1930 e il 40.

Alison and Peter Smithson's School at Hunstanton, Norfolk (from Architectural Review, 1954)

Il termine si riferisce agli edifici grezzi in cemento che si andavano moltiplicando nel Regno Unito, in particolare a Londra, nel periodo post bellico. Veniva messa l'enfasi sui materiali, sulle texture e sull'edificio tanto quanto sulla sua funzionalità e l'equalità. Gli architetti brutalisti sfidavano le nozioni tradizionali di come un edificio avrebbe dovuto apparire, focalizzandosi tanto sugli spazi interni quanti su quelli esterni. Esposero parti della costruzione, facendo di tubazioni, ventilazioni e torri di servizio delle caratteristiche estetiche. Visto il costo relativamente basso del cemento, lo stile divenne popolare per le ristrotturazioni di edifici istitutizionali e case popolari. 

RIBA descrive l'estetica come composta da superfici ruvide non rifinite, forme inusuali, materiali all'apparenza pesanti, forme massicce e piccole finestre in relazione alle altre parti. Data la loro vastità e la quantità di materie prime, molti edifici brutalisti sono sfuggiti alle campagne di eradicazione, evitando la demolizione. Inevitabilmente questi vecchi edifici hanno subito numerose ristrutturazioni durante la loro vita; oggi, molti di loro sono strutture storiche nel Regno Unito.

 Trellick Tower (via London from the Rooftops)

Ma che succede nel resto del mondo? L'America è da sempre terreno fertile per tutte quelle correnti che sono già state protagoniste del Vecchio Continente. Il neobrutalismo trova casa in particolare in Sud America. Infatti qui il brutalismo sposa una dimensione pubblica del vivere collettivo e che al tempo stesso si riferisca all’idea che “la finalità dell’oggetto artistico è quella di produrre simultaneamente un futuro e una tradizione”. Anche se ci sono delle innegabili differenze tra il Brutalismo Europeo e le strutture in cemento che sono sorte nelle nazioni equatoriali, ci sono alcune differenze da sottolineare. Se da una parte incorpora l'uso caratteristico del cemento, la rigide geometrie e gli interni cavernosi doverosi per i climi più rigidi, il Brutalismo tropicale è nato soprattutto sulla fondamenta della libertà, del benessere e dell'ottimismo. Infatti, durante gli anni '50 e '70, mentre l'Europa si interfacciava con una depressione economica dovuta (anche) alla fine delle colonizzazione, dall'altra quelle nazioni che un tempo erano oppresse conoscono un periodo di prosperità come in America Latina, o indipendenza, come Asia e Africa.

A partire dagli anni ’60 diversi professionisti italiani ed europei come Pier Luigi Nervi e Giulio Pizzetti, vengono invitati nelle facoltà argentine e brasiliane e trovano committenze pubbliche e private. Ben presto le nuove concezioni strutturali s’impiantano in quei solchi della nuova architettura sudamericana, per rintracciare nella cultura materiale, nella realtà complessa e contraddittoria della metropoli della metà del Novecento, un nucleo del processo creativo. Questi input europei non trovano soltanto corrispondenza in un’idea di “aspirazione alla realtà”, ma vengono assunti come un mezzo potente, il simbolo di una strenue lotta per una rinnovata libertà individuale e collettiva in un contesto spesso caratterizzato da politiche totalitarie.

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Costruito da meteriali economici e facilmente reperibili, il Brutalismo equatoriale era accessibile e pratico, nonché emblematico di una nuova fase della società. Edifici che apparivano insensibili e intimitadatori sotto il cielo grigio di Londra e le sue strade asfaltate, una volta inserite nel fogliame verde e nella soffice umidità dei tropici, si trasforma in qualcosa di dinamico e lussureggiante. Il cemento viene colonizzato da ciuffi di muschio, mentre le finestre di vetro, necessarie nei climi freddi, sono eradicate o messe in secondo piano incoraggiando una ventilazione naturale e un grande senso di apertura.

In Brasile già a partire dagli anni ’50, la tecnica costruttiva del cemento armato è piuttosto sviluppata, soprattutto grazie al lavoro di quella che è definita come la scuola paulista, guidata dall’architetto Vilanova Artigas, particolarmente attiva nella metropoli di San Paolo. Quest'ultima, nella sua mancanza di riferimenti contestuali e nella liquidità delle sue continue trasformazioni, diventa il luogo ideale dove applicare un’idea di architettura in cui l’invenzione strutturale è l’elemento generatore di occasioni e suggestioni spaziali che si offrono generosamente alla città. Una sorta di primitivismo dei gesti, come quello dei nomadi che sollevavano grandi massi dal suolo per trasformarli con una semplice azione in menhir, può avere in una metropoli sregolata una forte cassa di risonanza. Anche L’Argentina e in particolare Buenos Aires garantiscono uno sviluppo significativo all’esperienza brutalista. La capitale, distesa nella Pampa argentina si protende verso l’oceano attraverso un sistema insediativo estremamente rigoroso e ripetitivo come quello della Manzana. La contaminazione del modello europeo prende forma anche nella costante introduzione di elementi plastici, in molti casi allegorici nel rigido schema costruttivo che sottende ogni architettura. Un portato primordiale, archetipico anima l’asciuttezza della forma generando un interessante meticcio. Ecco che un fenomeno nato per negare la necessità figurativa dell’architettura, viene nel contesto argentino ribaltato per dar vita a uno spurio e variopinto linguaggio che corrisponde alla complessità del luogo dove quell’architettura viene generata.

This architect's studio in Kozhikode is a lesson in tropical brutalism |  Architectural Digest India

 Questo processo di allontanamento dalle categorie architettoniche del brutalismo europeo sembra amplificarsi nel corso del tempo, se osserviamo gli ultimi progetti di case realizzate a partire dagli anni ’80, nonostante persista un rigore nell’impianto di stampo modernista.

Queste esperienze sudamericane rivelano la propensione di alcuni architetti d’oltre oceano di assorbire e immediatamente rielaborare il portato brutalista europeo, esprimendolo attraverso una vitalità nuova e un’autentica attenzione alla dimensione sociale e collettiva. In una certa produzione architettonica sudamericana esiste ancora una declinazione meridionale di cubismo, purismo, razionalismo, brutalismo, che inseguono o inseguivano là un’idea di felicità estroversa, impensabile altrove e insieme una sorta di consapevolezza malinconica dei confini che delimitano il diritto alla vitalità.

FONTI: 

https://somethingcurated.com/2016/09/06/brutalisms-renaissance-guide-londons-concrete-giants/
https://somethingcurated.com/2019/10/24/the-evolution-of-tropical-brutalism/
https://www.artwort.com/2017/01/19/architettura/il-brutalismo-felice-di-lina-bo-bardi-e-clorindo-testa/

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Architetto (Milano)

ECL - Leonardo Consorzio Europeo per l'Ingegneria e l'Architettura è alla ricerca alla ricerca di  architetti (anche prima esperienza lavorativa) da avviare a un percorso di crescita nella progettazione in campo edilizio e di urbanizzazione.

 

Si richiede

  • Si richiede conoscenza del software di disegno tecnico AutoCAD.
  • È gradita la conoscenza di software di modellazione BIM.

 

Requisiti:

  • laurea attinente
  • preferibilmente abilitazione all'esercizio della professione (se necessaria)

 

Sono richieste le seguenti soft skills:

  • flessibilità
  • adattabilità ai compiti assegnati
  • proattività e problem solving
  • team work, ovvero possesso di capacità relazionali con colleghi e clienti

 

L'impegno previsto sarà in sede a Milano, Corso Sempione 4.

 

ECL è una realtà in forte crescita e, in quanto tale, propone ai propri dipendenti un programma di crescita professionale all’interno dell’azienda, anche tramite corsi di aggiornamento.

 

Per candidarsi inviare una mail con il proprio curriculum vitae a segreteria@consorzio-leonardo.eu

 

Il presente annuncio è rivolto ad entrambi i sessi, ai sensi delle leggi 903/77 e 125/91, e a persone di tutte le età e tutte le nazionalità, ai sensi dei decreti legislativi 215/03 e 216/03.

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Ingegnere Geotecnico (Milano)

ECL - Leonardo Consorzio Europeo per l'Ingegneria e l'Architettura è alla ricerca alla ricerca di ingegneri civili con specializzazione in geotecnica (anche prima esperienza lavorativa) da avviare a un percorso di crescita nella progettazione nel campo della progettazione di opere infrastrutturaliall'interno del proprio team.

 

Si richiede

  • conoscenza dei principali software di modellazione geotecnica e strutturale.

Requisiti:

  • laurea attinente
  • preferibilmente abilitazione all'esercizio della professione (se necessaria)

 

Sono richieste le seguenti soft skills:

  • flessibilità
  • adattabilità ai compiti assegnati
  • proattività e problem solving
  • team work, ovvero possesso di capacità relazionali con colleghi e clienti

 

L'impegno previsto sarà in sede a Milano, Corso Sempione 4.

 

ECL è una realtà in forte crescita e, in quanto tale, propone ai propri dipendenti un programma di crescita professionale all’interno dell’azienda, anche tramite corsi di aggiornamento.

 

Per candidarsi inviare una mail con il proprio curriculum vitae a segreteria@consorzio-leonardo.eu

 

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ECL - Leonardo Consorzio Europeo per l'Ingegneria e l'Architettura è alla ricerca alla ricerca di ingegneri civili specializzati in infrastrutture stradali e ferroviarie (anche prima esperienza lavorativa) da avviare a un percorso di crescita nella progettazione di strade, ferrovie e opere di urbanizzazione.

 

Si richiede

  • Conoscenza basilare dei software per la progettazione infrastrutturale in ambito BIM (quali AutoCAD, Civil 3D, Civil Design, SierraSoft Roads o similari).
  • È titolo preferenziale la conoscenza dei programmi di computazione Primus e/o STR.

 

Requisiti:

  • laurea attinente
  • preferibilmente abilitazione all'esercizio della professione (se necessaria)

 

Sono richieste le seguenti soft skills:

  • flessibilità
  • adattabilità ai compiti assegnati
  • proattività e problem solving
  • team work, ovvero possesso di capacità relazionali con colleghi e clienti

 

L'impegno previsto sarà in sede a Milano, Corso Sempione 4.

 

ECL è una realtà in forte crescita e, in quanto tale, propone ai propri dipendenti un programma di crescita professionale all’interno dell’azienda, anche tramite corsi di aggiornamento.

 

Per candidarsi inviare una mail con il proprio curriculum vitae a segreteria@consorzio-leonardo.eu

 

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Ingegneri Civili Strutturisti (Milano)

ECL - Leonardo Consorzio Europeo per l'Ingegneria e l'Architettura è alla ricerca alla ricerca di ingegneri civili strutturisti (anche prima esperienza lavorativa) da avviare a un percorso di crescita nella progettazione di infrastrutture da inserire nella propria sede di Milano come supporto all'interno del proprio team.

 

Si richiede

  • conoscenza dei principali software di modellazione e analisi strutturale per la progettazione di strutture in cemento armato.
  • capacità di stesura di documenti tecnici e relazioni di calcolo.

 

Requisiti:

  • laurea attinente
  • preferibilmente abilitazione all'esercizio della professione (se necessaria)

 

Sono richieste le seguenti soft skills:

  • flessibilità
  • adattabilità ai compiti assegnati
  • proattività e problem solving
  • team work, ovvero possesso di capacità relazionali con colleghi e clienti

 

L'impegno previsto sarà in sede a Milano, Corso Sempione 4.

 

ECL è una realtà in forte crescita e, in quanto tale, propone ai propri dipendenti un programma di crescita professionale all’interno dell’azienda, anche tramite corsi di aggiornamento.

 

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Disegnatore AutoCAD (Milano)

ECL - Leonardo Consorzio Europeo per l'Ingegneria e l'Architettura è alla ricerca di geometri/ingegneri da avviare a un percorso di crescita a supporto di progetti nel campo di infrastrutture e urbanizzazione da inserire nella propria sede di Milano come supporto all'interno del proprio team.

 

Responsabilità

  • Capacità ed esperienza nel redigere disegni di opere civilii
  • Ottima capacità di utilizzo dei software connessi alla professione (es. AutoCAD)

Rappresentano inoltre in via preferziale:

  • Capacità di redigere computi e contabilità lavori (gradita conoscenza di Primus)
  • Capacità di utilizzo di software BIM (gradita la conoscenza di Civil 3D)

 

Requisiti:

  • diploma attinente
  • preferibilmente abilitazione all'esercizio della professione (se necessaria)

 

Sono richieste le seguenti soft skills:

  • flessibilità
  • adattabilità ai compiti assegnati
  • proattività e problem solving
  • team work, ovvero possesso di capacità relazionali con colleghi e clienti

 L'impegno previsto sarà in sede a Milano, Corso Sempione 4

 

ECL è una realtà in forte crescita e, in quanto tale, propone ai propri dipendenti un programma di crescita professionale all’interno dell’azienda, anche tramite corsi di aggiornamento e per l’ottenimento delle qualifiche nell’ambito della progettazione BIM.

 

Per candidarsi inviare una mail con il proprio curriculum vitae a segreteria@consorzio-leonardo.eu

 

 

Il presente annuncio è rivolto ad entrambi i sessi, ai sensi delle leggi 903/77 e 125/91, e a persone di tutte le età e tutte le nazionalità, ai sensi dei decreti legislativi 215/03 e 216/03.

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