design - News - CollEngWorld2024-03-29T12:11:46Zhttps://community.collengworld.com/c_news/feed/tag/designTaiwan National Library: la biblioteca-comunità di Carlo Rattihttps://community.collengworld.com/c_news/taiwan-national-library-la-biblioteca-comunita-di-carlo-ratti2018-09-25T07:15:20.000Z2018-09-25T07:15:20.000ZCollengworldhttps://community.collengworld.com/community/collengworld<div><img src="https://storage.ning.com/topology/rest/1.0/file/get/126710913?profile=RESIZE_400x&width=400"></div><div><div><span style="font-size: 14pt;"><strong>La biblioteca come una piccola città: è questa l’idea a partire dalla quale gli studi Carlo Ratti Associati e Bio-architecture Formosana daranno vita alla Taiwan National Library.</strong></span></div>
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<div><strong>Carlo Ratti Associati</strong> e <strong>Bio-architecture Formosana</strong> hanno vinto il concorso internazionale per la sezione meridionale della <strong>Taiwan National Library and Repository</strong> a Tainan, nell’isola di <strong>Taiwan</strong>. Il loro progetto, che nasce dalla visione della biblioteca come una piccola comunità, darà vita a una <strong>struttura che sarà al tempo stesso biblioteca, museo e archivio</strong>. La costruzione si troverà nel distretto di <strong>Xinying</strong>, città di 80.000 abitanti. </div>
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<div>Il progetto di Carlo Ratti e Formosana mira a trasformare una vasta zona periferica in una comunità vivace, ben integrata ai complessi abitativi, alla piscina municipale e allo stadio. Il progetto della biblioteca includerà un <strong>centro di conservazione digitale</strong>, che permetterà di memorizzare in formato elettronico i materiali accademici del Taiwan. Tale centro servirà anche ad aumentare la competitività del Taiwan in un’era come la nostra caratterizzata dall’economia della conoscenza.</div>
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<div><a href="https://storage.ning.com/topology/rest/1.0/file/get/126710921?profile=original" target="_blank" rel="noopener"><img class="align-left" src="https://storage.ning.com/topology/rest/1.0/file/get/126710921?profile=RESIZE_710x" width="400" /></a></div>
<div>Per quanto riguarda il design, la National Library sfoggerà <strong>ampi spazi luminosi</strong>, dove poter condividere la conoscenza in maniera meno formale e più interattiva. Un luogo distante dalla polverosa rigidità del passato, insomma, animato da tre idee chiave: <strong>vicinanza alla natura</strong>, <strong>apertura dell’apprendimento</strong> e <strong>“museizzazione” della biblioteca</strong>.</div>
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<div>Quest’ultimo processo sarà realizzato a partire da piccoli tour grazie ai quali i visitatori potranno scoprire i dietro le quinte della restaurazione, della conservazione e della digitalizzazione dei libri.</div>
<div><strong>La biblioteca-paese aprirà le porte al pubblico nel 2023.</strong></div>
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<div><strong>Leggi il comunicato originale (in inglese!):</strong> <a href="http://www.bioarch.com.tw/news/v-3WBn" target="_blank" rel="noopener" data-saferedirecturl="https://www.google.com/url?hl=it&q=http://www.bioarch.com.tw/news/v-3WBn&source=gmail&ust=1537945413842000&usg=AFQjCNFrwsgCG8qNamO7fGe3iwc70uF1Pw">http://www.bioarch.com.tw/<wbr />news/v-3WBn</a></div>
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<div><strong>Leggi l’articolo originale (in inglese!):</strong> <a href="https://www.archdaily.com/902340/carlo-ratti-and-baf-win-taiwan-national-library-competition" target="_blank" rel="noopener" data-saferedirecturl="https://www.google.com/url?hl=it&q=https://www.archdaily.com/902340/carlo-ratti-and-baf-win-taiwan-national-library-competition&source=gmail&ust=1537945413842000&usg=AFQjCNFFrcvfS3ORiNqkTO0Cud2l4zZ0wQ">https://www.archdaily.com/<wbr />902340/carlo-ratti-and-baf-<wbr />win-taiwan-national-library-<wbr />competition</a></div>
</div>Trabeculae Pavilion: il padiglione stampato in 3D di Roberto Nabonihttps://community.collengworld.com/c_news/trabeculae-pavilion-il-padiglione-stampato-in-3d-di-roberto-nabon2018-09-20T10:24:08.000Z2018-09-20T10:24:08.000ZCollengworldhttps://community.collengworld.com/community/collengworld<div><img src="https://storage.ning.com/topology/rest/1.0/file/get/126579652?profile=RESIZE_400x&width=400"></div><div><div dir="ltr"><span style="font-size: 14pt;"><strong>Si chiama Trabeculae Pavilion, ed è un progetto che sposa la stampa 3D con la biomimetica. Lo potete trovare a Milano, in piazza Leonardo da Vinci, nel cortile davanti alla sede del Politecnico di Milano!</strong></span></div>
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<div dir="ltr">A luglio è stato completato il <strong>Trabeculae Pavillion</strong>, uno dei più eleganti esempi di architettura stampata in 3D made in Italy. Il progetto, frutto del lavoro dell’architetto <strong>Roberto Naboni</strong> e della professoressa <strong>Ingrid Paoletti</strong> del Politecnico di Milano, muove da studi riguardanti tanto la <strong>stampa 3D</strong> quanto il <strong>design computazionale basato su logiche naturali</strong>. Il padiglione è attualmente situato in <a href="https://maps.google.com/?q=piazza+Leonardo+da+Vinci+32&entry=gmail&source=g">piazza Leonardo da Vinci 32</a> a <strong>Milano</strong>, davanti al Politecnico, dove Naboni ha svolto il proprio dottorato.</div>
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<div dir="ltr"><a href="https://storage.ning.com/topology/rest/1.0/file/get/126579604?profile=original" target="_blank" rel="noopener"><img class="align-left" src="https://storage.ning.com/topology/rest/1.0/file/get/126579604?profile=RESIZE_710x" width="350" /></a></div>
<div dir="ltr">Ispirato alle <strong>trabecole</strong> (le microstrutture che si trovano all’interno delle ossa), il Trabeculae Pavilion <strong>è alto 3,6 metri</strong>, <strong>ha un’area di 36 metri quadrati</strong> e <strong>pesa circa 335 chilogrammi</strong>. La sua struttura è composta da <strong>352 elementi</strong>, realizzati a partire da un <strong>filamento di biopolimero ad alte prestazioni</strong> FiloAlfa lungo ben <strong>112 chilometri</strong>. La stampa, portata avanti da cinque <strong>macchine DeltaWASP</strong> (quattro modelli 4070, un modello 60100) che sono rimaste in funzione ventiquattro ore su ventiquattro, ha richiesto un tempo complessivo di <strong>4.352 ore</strong>.</div>
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<div dir="ltr">«Gli ultimi decenni hanno testimoniato <strong>una crescita esponenziale nella richiesta di materiali grezzi</strong> a causa della continua urbanizzazione e industrializzazione delle economie emergenti» ha affermato Naboni, attualmente professore presso la University of Southern Denmark. «Questa ricerca investiga modelli biologici e le opportunità offerte dalle nuove tecnologie di fabbricazione additiva per <strong>trovare una soluzione sostenibile all’uso dei materiali da costruzioni</strong>. Il nostro obiettivo è quello di esplorare un nuovo modello costruttivo: avanzato, efficiente e sostenibile.»</div>
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<div dir="ltr">Il Trabeculae Pavilion è il coronamento della collaborazione tra Roberto Naboni e Ingrid Paoletti, iniziata nel 2014 con la creazione di <strong>ACTLAB</strong> (Laboratorio di Architettura, Computazione e Tecnologia), gruppo di ricerca che esplora le interazioni tra design computazionale, nuove tecnologie e scienza dei materiali.</div>
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<div dir="ltr"><strong>Leggi il comunicato stampa sul sito della WASP:</strong> <a href="http://www.wasproject.it/w/trabeculae-pavilion-stampanto-con-delta-wasp/" target="_blank" rel="noopener" data-saferedirecturl="https://www.google.com/url?hl=it&q=http://www.wasproject.it/w/trabeculae-pavilion-stampanto-con-delta-wasp/&source=gmail&ust=1537523649119000&usg=AFQjCNEYZWMig579s_B5M-QUhZAy7Dp5IA">http://www.wasproject.it/w/<wbr />trabeculae-pavilion-stampanto-<wbr />con-delta-wasp/</a></div>
</div>Una fabbrica di ossigeno per le Olimpiadi Invernali 2022: un progetto torinese per Pechinohttps://community.collengworld.com/c_news/una-fabbrica-di-ossigeno-per-le-olimpiadi-invernali-2022-un-proge2018-07-27T15:24:45.000Z2018-07-27T15:24:45.000Zfrancesco pintushttps://community.collengworld.com/community/francescopintus<div><img src="https://storage.ning.com/topology/rest/1.0/file/get/54109937?profile=RESIZE_400x&width=400"></div><div><div>
<div><span style="font-size: 14pt;"><strong>Lo scorso 6 luglio a Pechino il Politecnico di Torino ha presentato il suo progetto per una delle principali tribune delle XXIV Olimpiadi Invernali. La costruzione inizierà nella primavera del 2019.</strong></span></div>
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<div>Nel 2022 si terrà a Pechino la XXIV edizione delle Olimpiadi Invernali. <strong>Non è la prima volta che la capitale cinese ospita i Giochi Olimpici:</strong> era successo già nel 2008, quando a Pechino si svolsero i Giochi estivi. <strong>La temperatura comunque non sarà l’unica differenza tra le due edizioni cinesi della kermesse,</strong> e a ben vedere nemmeno la più importante. Se l’edizione del 2008 era stata per la Cina l’occasione ideale per mostrarsi in tutta la sua imponenza alla compagine internazionale, quella del 2022 si baserà su un approccio diverso, per certi versi opposto, basato su sostenibilità, riuso e zero consumo di suolo.</div>
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<div><strong>È in questo solco che si inserisce il progetto del Politecnico di Torino, scelto da Pechino per la trasformazione di una fabbrica dismessa in una tribuna per spettatori.</strong> «Si tratta di una enorme fonderia di Stato chiusa da 10 anni che faremo diventare un centro per lo sport» racconta il <strong>professore Michele Bonino</strong>, delegato del Politecnico per i rapporti con la Cina. «La “Fabbrica di Ossigeno”, questo il suo vero nome, si trova nell’area dell’ex acciaieria di Shougang, un impianto di 9 milioni di metri quadrati (tre volte l’intera area di Fiat Mirafiori) dismesso prima delle Olimpiadi del 2006.»</div>
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<div>Il progetto di recupero, che in sintonia con i nuovi obiettivi di Pechino preserverà lo spazio e l’immagine originali della Fabbrica di Ossigeno, sarà guidato dal <strong>Dipartimento di Architettura e Design</strong> (<strong>DAD</strong>), con contribuiti del <strong>Dipartimento di Ingegneria Strutturale</strong> (<strong>DISEG</strong>) e il <strong>Dipartimento di Energia</strong> (<strong>DENERG</strong>).</div>
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<div>«Quello che andiamo a fare oggi per i cinesi è un lavoro utile anche per noi» spiega il <strong>rettore del Politecnico di Torino Guido Saracco</strong>, «e che potrebbe dare materiale su cui riflettere. Non ci sono più tante risorse per costruire molti edifici nuovi ma, in compenso, ci sono tantissime strutture da recuperare.»</div>
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</div>ArchiSketch, l’app per architetti e designerhttps://community.collengworld.com/c_news/archisketch-l-app-per-architetti-e-designer2018-06-22T08:30:33.000Z2018-06-22T08:30:33.000Zfrancesco pintushttps://community.collengworld.com/community/francescopintus<div><img src="https://storage.ning.com/topology/rest/1.0/file/get/35640673?profile=RESIZE_400x&width=400"></div><div><div id=":1xl" class="ii gt">
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<div><strong>Oggi diamo uno sguardo a una nuova app per iPad pensata per facilitare il lavoro di architetti e designer (ma non solo).</strong></div>
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<div><strong>Un’immagine vale più di mille parole,</strong> anche in professioni tecniche come quelle dell’architetto e del designer.</div>
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<div>Oggi facciamo la conoscenza di <strong>ArchiSketch</strong>, un’app di disegno per iPad perfetta per produrre rapidi schizzi da mostrare ai propri clienti (soprattutto a quelli che hanno qualche difficoltà a visualizzare mentalmente i progetti ancora confinati al foglio da disegno). ArchiSketch riunisce al proprio interno <strong>numerose funzioni</strong>, dallo zoom senza perdita di qualità al disegno in scala, dalla possibilità di tracciare linee di dimensione all’uso di livelli.</div>
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<div>Bisogno di un <strong>disegno in prospettiva</strong>? Nessun problema, con ArchiSketch è presto fatto: basta importare una foto nel programma, configurare la griglia della prospettiva e sfruttare le <strong>funzionalità 3D dell’applicazione</strong>.</div>
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<div>Un’altra interessante funzione è <strong>“Draw with Finger”</strong>, grazie alla quale è possibile disegnare e apportare modifiche in tutta libertà con la propria Apple Pencil. <strong>E in tutta serenità,</strong>visto che il cliente potrà toccare il disegno senza alterare il progetto originale.</div>
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<div>Per chi volesse un’esperienza di disegno completa, ArchiSketch mette a disposizione i Plus Pack, una serie di componenti che forniscono <strong>funzionalità aggiuntive</strong> al programma.</div>
<div>Il primo dei due Plus Pack attualmente disponibili, <strong>iCloud Plus</strong>, permette di salvare i progetti sul proprio iCloud Drive e di designare le persone che potranno modificare il file in remoto. Il secondo, <strong>Color Plus</strong>, fornisce gamme cromatiche più ampie e soprattutto una resa dei colori più vicina alla realtà.</div>
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<div>Scopri tutte le funzionalità di ArchiSketch su <a href="https://www.archisketch.eu/" target="_blank" rel="noopener" data-saferedirecturl="https://www.google.com/url?hl=it&q=https://www.archisketch.eu/&source=gmail&ust=1529742023218000&usg=AFQjCNG7BTtw_GH71LI9GoC9vaqxiKIvzg">https://www.archisketch.eu/</a></div>
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</div>The Soul of Nørrebro: lo sviluppo urbano a misura d’ambientehttps://community.collengworld.com/c_news/the-soul-of-n-rrebro-lo-sviluppo-urbano-a-misura-d-ambiente2018-06-13T18:25:09.000Z2018-06-13T18:25:09.000Zfrancesco pintushttps://community.collengworld.com/community/francescopintus<div><img src="https://storage.ning.com/topology/rest/1.0/file/get/125320944?profile=RESIZE_400x&width=400"></div><div><div> </div>
<div><strong>Il 3 novembre 2016 il gruppo SLA, studio d'architettura danese, ha vinto il Nordic Built Cities Challenge, il maggiore concorso architettonico della Scandinavia.</strong></div>
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<div>Nørrebro è il nome di un quartiere di Copenhagen, un posto vivace, ricco di bar e di negozietti. The Soul of Nørrebro – l’anima di Nørrebro – è invece il nome del progetto che nel 2016 ha vinto il concorso Nordic Built Cities Challange, sbaragliando più di 140 concorrenti provenienti da tutti i Paesi Nordici.</div>
<div>Il progetto, proposto dallo studio d’architettura danese SLA, mostra come <strong>le soluzioni ispirate alla natura possano risolvere un gran numero di sfide urbane</strong>, contribuendo agli scambi culturali e alle interazioni sociali di Copenhagen.</div>
<div>Il cuore del progetto riguarda il rinnovo e l’adattamento climatico dell’Hans Tavsens Park e del Korsgade, due aree che si trovano nel quartiere che dà il nome all’iniziativa. Il progetto interverrà su un’area di circa 85.000 metri quadrati, trasformandola in un bacino di raccolta delle acque piovane dalla capienza di circa 18.000 metri cubi. L’acqua così raccolta verrà in seguito smaltita nel vicino lago Peblinge.</div>
<div>Il responsabile Christian Nyerup Nielsen ha affermato che The Soul of Nørrebro, grazie alla sua forte carica innovativa, diventerà un modello, un punto di riferimento internazionale per quanto riguarda l’adattamento climatico nelle città.</div>
<div>Secondo le previsioni, la costruzione di The Soul of Nørrebro inizierà nel 2019 e terminerà nel 2022.</div>
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<div>Scopri di più su <a href="http://www.sla.dk/en/projects/hanstavsenspark" target="_blank" rel="noopener" data-saferedirecturl="https://www.google.com/url?hl=it&q=http://www.sla.dk/en/projects/hanstavsenspark&source=gmail&ust=1528999819238000&usg=AFQjCNEu_UVtPvZeuPWSa2Tp6azmq8FQbg">http://www.sla.dk/en/projects/<wbr />hanstavsenspark</a></div>
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