architettura - News - CollEngWorld2024-03-28T16:05:30Zhttps://community.collengworld.com/c_news/feed/tag/architetturaUrbanpromo Social Housing: il programma dell’edizione 2018https://community.collengworld.com/c_news/urbanpromo-social-housing-il-programma-dell-edizione-20182018-10-09T16:11:48.000Z2018-10-09T16:11:48.000ZCollengworldhttps://community.collengworld.com/community/collengworld<div><img src="https://storage.ning.com/topology/rest/1.0/file/get/128166958?profile=RESIZE_400x&width=400"></div><div><div> </div>
<div><span style="font-size: 14pt;"><strong>Prosegue la serie di manifestazioni promossa dall’Istituto Nazionale di Urbanistica e da Urbit. L’11 e il 12 ottobre a Torino sarà la volta di Urbanpromo Social Housing, giunto quest’anno alla sua ottava edizione.</strong></span></div>
<div> </div>
<div><strong>L’abitare sociale:</strong> sarà questo il tema centrale del secondo evento della serie Urbanpromo, <strong>Urbanpromo Social Housing</strong>, promosso dall’Istituto Nazionale di Urbanistica (INU) e Urbit in collaborazione con CDP Investimenti Sgr, Programma Housing della Compagnia di San Paolo, Fondazione Sviluppo e Crescita CRT, Fondazione Housing Sociale, Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo.</div>
<div><strong>La manifestazione,</strong> giunta quest’anno alla sua ottava edizione, <strong>si terrà l’11 e il 12 ottobre alla Galleria d’Arte Moderna di Torino.</strong> Come la precedente edizione, Urbanpromo Social Housing 2018 si concentrerà su <strong>quattro declinazioni dell’abitare sociale</strong> – l’abitare sociale collaborativo, il social impact investment, lo student housing e il serior housing –, che verranno affrontate con <strong>quattro sessioni di lavoro</strong> consecutive dense di analisi, interpretazioni, confronti, approfondimenti:</div>
<div>
<ul>
<li><strong>L’evoluzione dello scenario europeo per il social housing </strong>(11 ottobre)</li>
<li><strong>L’integrazione delle risorse comunitarie nei progetti di rigenerazione urbana</strong> (11 ottobre)</li>
<li><strong>Nuovi modelli di abitare</strong> (12 ottobre)</li>
<li><strong>Quali le prospettive nel social housing in Italia?</strong> (12 ottobre)</li>
</ul>
</div>
<div>Confermata anche la <strong>proiezione internazionale</strong>, che diversamente dall’anno scorso seguirà due direttrici: <strong>i canali europei di finanziamento e le best practices offerte dall’esperienza francese</strong>. A completare il programma, <strong>un focus sulle città piemontesi di media dimensione</strong>.</div>
<div><strong>La partecipazione è gratuita.</strong>  </div>
<div>Il primo evento della serie Urbanpromo, <strong>Urbanpromo Green</strong>, si è tenuto a <strong>Venezia</strong> gli scorsi <strong>20 e 21 settembre</strong>; la serie sarà chiusa da <strong>Urbanpromo Progetti per il Paese</strong>, che avrà luogo <strong>dal 20 al 23 novembre</strong> presso la <strong>Triennale di Milano</strong>.</div>
<div> </div>
<div><strong>Per iscriversi all’evento:</strong> <a href="https://urbanpromo.it/2018/urbanpromo-social-housing/partecipare-torino/" target="_blank" rel="noopener" data-saferedirecturl="https://www.google.com/url?q=https://urbanpromo.it/2018/urbanpromo-social-housing/partecipare-torino/&source=gmail&ust=1539176177138000&usg=AFQjCNE528TU6KrkH4tBjSorZj8ClXZrXA">https://urbanpromo.it/2018/<wbr />urbanpromo-social-housing/<wbr />partecipare-torino/</a></div>
<div> </div>
<div><strong>Il programma di Urbanpromo Social Housing:</strong> <a href="https://urbanpromo.it/2018/sede-evento/torino/" target="_blank" rel="noopener" data-saferedirecturl="https://www.google.com/url?q=https://urbanpromo.it/2018/sede-evento/torino/&source=gmail&ust=1539176177139000&usg=AFQjCNFxZFwnYDE14uVyjQeMc_dPxPBBUQ">https://urbanpromo.it/2018/<wbr />sede-evento/torino/</a></div>
</div>Torinostratosferica Utopian Hours: l’architettura del futuro a Torinohttps://community.collengworld.com/c_news/torinostratosferica-utopian-hours-l-architettura-del-futuro-a-tor2018-10-09T16:02:54.000Z2018-10-09T16:02:54.000ZCollengworldhttps://community.collengworld.com/community/collengworld<div><img src="https://storage.ning.com/topology/rest/1.0/file/get/128166190?profile=RESIZE_400x&width=400"></div><div><div><span style="font-size: 14pt;"><strong>Sta per arrivare la seconda edizione di Torinostratosferica Utopian Hours, tre giorni dedicata ai grandi temi dell’urbanistica contemporanea. Fra gli ospiti, illustri italiani e speaker da tutto il mondo. Dal 19 al 21 ottobre a Torino.</strong></span></div>
<p> </p>
<div>Il primo evento italiano dedicato al city making si chiama <strong>Torinostratosferica Utopian Hours</strong>, e si terrà <strong>a Torino dal 19 al 21 ottobre</strong> in via Quittengo 35, nell’ex spazio industriale Q35, appositamente riallestito per ospitare la manifestazione.</div>
<div> </div>
<div>Saranno <strong>tre giorni ricchi di esposizioni e incontri stimolanti</strong>, per parlare al pubblico dei grandi temi dell’<strong>urbanistica contemporanea</strong>: <strong>dall’architettura del futuro allo sviluppo sostenibile, dall’ecomake al riutilizzo degli spazi pubblici.</strong></div>
<div> </div>
<div><a href="https://storage.ning.com/topology/rest/1.0/file/get/128166148?profile=RESIZE_1200x" target="_blank" rel="noopener"><img class="align-left" src="https://storage.ning.com/topology/rest/1.0/file/get/128166148?profile=RESIZE_710x" width="350" /></a>Sul palco del festival si alterneranno <strong>speaker di fama internazionale e architetti italiani</strong>, voci affermate e nomi emergenti che racconteranno il <strong>panorama contemporaneo di idee sulla città, visioni inaspettate e progetti innovativi legati a temi urbani vissuti quotidianamente</strong>: luoghi nuovi, spazio pubblico, qualità della vita, bici e mobilità, rigenerazione, sviluppo sostenibile, sfide future.</div>
<div>Presente anche quest’anno <strong>Visiting Urban Explorer</strong>: il format, nato come un esperimento nell’edizione 2017, vede <strong>tre “esperti di città” visitare Torino per tre giorni, per poi proporre il loro personale resoconto</strong> sulle potenzialità e sugli aspetti da migliorare della città. I Visiting Urban Explorer di quest’anno sono <strong>Valerie Kuster</strong>, che a Rotterdam ha trasformato in ristorante con orto il tetto di un vecchio edificio; <strong>Timo Hämäläinen</strong>, geografo, blogger, firma per Guardian Cities e animatore del collettivo Urban Finland; il lisbonese <strong>Frederico Duarte</strong>, critico del design e autore.</div>
<div> </div>
<div><strong>Il personaggio più atteso dell’evento è comunque Mikael Colville-Andersen,</strong> canadese di casa in Danimarca, attualmente una delle voci più influenti nell’ambito di qualità urbana, al quale si deve il concetto di <strong>“copenaghenizzazione”</strong> (dall’inglese <em>copenhagenize</em>), l’idea di riqualificare il mondo esportando la cultura della mobilità sostenibile.</div>
<div><strong>Ingresso gratuito.</strong></div>
<div> </div>
<div>Per maggior informazioni, visita il sito <strong><a href="http://www.torinostratosferica.it/" target="_blank" rel="noopener" data-saferedirecturl="https://www.google.com/url?q=http://www.torinostratosferica.it&source=gmail&ust=1539176167595000&usg=AFQjCNHE4tVhunJBpRqoQJlo1QsNZZFfdQ">www.torinostratosferica.it</a></strong>.</div>
</div>Village Landais Alzheimer, il villaggio per malati di Alzheimer francesehttps://community.collengworld.com/c_news/village-landais-alzheimer-il-villaggio-per-malati-di-alzheimer-fr2018-09-30T07:36:09.000Z2018-09-30T07:36:09.000ZCollengworldhttps://community.collengworld.com/community/collengworld<div><img src="https://storage.ning.com/topology/rest/1.0/file/get/127342681?profile=RESIZE_400x&width=400"></div><div><div><span style="font-size: 14pt;"><strong>Un progetto rivoluzionario, una piccola città in cui i malati di Alzheimer potranno vivere liberamente seguiti da uno staff specializzato che non indosserà camici e divise.</strong></span></div>
<p> </p>
<div>Con più di 35 milioni di persone colpite in tutto il mondo, il <strong>morbo di Alzheimer</strong> è una delle forme di demenza più diffuse. È una <strong>malattia che sconvolge la vita del malato e delle persone che gli stanno attorno</strong>, a causa di sintomi che col passare del tempo non fanno che peggiorare, portando infine alla morte.</div>
<div> </div>
<div>Quella contro l’Alzheimer è una <strong>lotta che va avanti da molto tempo</strong>, in luoghi e forme diverse. Nel <strong>2009</strong>, nell’<strong>Olanda Settentrionale</strong>, a Weesp, è stato aperto il villaggio di <strong>Hogewey</strong>, che ospita più di <strong>150 malati</strong>. Entro la fine del <strong>2019</strong>, a Dax (<strong>Francia</strong>), entrerà in funzione una struttura simile.</div>
<div> </div>
<div><a href="https://storage.ning.com/topology/rest/1.0/file/get/127342720?profile=original" target="_blank" rel="noopener"><img class="align-left" src="https://storage.ning.com/topology/rest/1.0/file/get/127342720?profile=RESIZE_710x" width="350" /></a>Si chiamerà <strong>Village Landais Alzheimer</strong>, e sarà immersa in un’area verde di oltre cinque ettari, messa a disposizione dall’amministrazione comunale. Il villaggio, composto da piccoli edifici, sarà diviso in <strong>quattro quartieri</strong>, ciascuno dei quali avrà <strong>16 appartamenti</strong> (ognuno dotato di accoglienti <strong>spazi comuni</strong>: cucine, sale da pranzo, terrazzi, porticati e così via). Al centro del villaggio sorgerà la <strong>Bastide</strong>, edificio che ospiterà gli <strong>uffici</strong> e gli <strong>studi medici</strong> ma anche gli <strong>alloggi temporanei per i parenti dei malati</strong>. Al villaggio non mancheranno nemmeno farmacie, ristoranti, auditorium, mediateche, palestre, parrucchieri e supermercati.</div>
<div> </div>
<div>Il progetto, sviluppato dallo studio danese <strong>NORD Architects</strong> e dai francesi <strong>Champagnat & Gregoire</strong> (che assieme due anni fa hanno vinto il concorso bandito dal dipartimento di Landes), avrà un <strong>costo di circa 28 milioni di euro</strong>, a cui andranno a sommarsi altri sette milioni di euro per la gestione. La retta per i residenti sarà di circa <strong>60 euro al giorno</strong>.</div>
<div> </div>
<div><strong>Il sito del villaggio (in francese!):</strong> <a href="https://villagealzheimer.landes.fr/" target="_blank" rel="noopener" data-saferedirecturl="https://www.google.com/url?q=https://villagealzheimer.landes.fr/&source=gmail&ust=1538376352688000&usg=AFQjCNGubfpYVf1zrTwh5z1mgP3l4Vm-dg">https://villagealzheimer.<wbr />landes.fr/</a></div>
</div>Premio Luigi Zordan: diventa un soggetto ospitantehttps://community.collengworld.com/c_news/premio-luigi-zordan-diventa-un-soggetto-ospitante2018-09-26T11:56:31.000Z2018-09-26T11:56:31.000ZCollengworldhttps://community.collengworld.com/community/collengworld<div><img src="https://storage.ning.com/topology/rest/1.0/file/get/127000998?profile=RESIZE_400x&width=400"></div><div><div><span style="font-size: 14pt;"><strong>Oltre al consueto premio (uno stage di sei mesi presso uno studio di architettura prestigioso), quest’anno il Premio Zordan 2018 offrirà a una giovane eccellenza dell’ingegneria uno stage della stessa durata presso una società di ingegneria italiana iscritta all’OICE: candidati per diventare soggetto ospitante!</strong></span></div>
<div> </div>
<div>Quest’anno il <strong>Premio Zordan</strong> si espande con una dedicata all’<strong>ingegneria</strong>, che va ad affiancare quella storicamente incentrata sull’architettura. Il premio, istituito nel <strong>2007</strong> dal <strong>Dipartimento di Architettura e Urbanistica dell’Università degli Studi dell’Aquila</strong> per onorare la memoria del professor <strong>Luigi Zordan</strong> e giunto alla sesta edizione, prevede per i suoi vincitori ben <strong>due stage</strong>. Il primo si svolgerà presso la sede londinese dello studio <strong>SOM (Skidmore, Owings & Merrill)</strong>, autorevole studio di architettura e ingegneria a livello internazionale. <strong>Il secondo potrebbe svolgersi nel tuo studio.</strong></div>
<div> </div>
<div>Hai letto bene: la <strong>società di ingegneria</strong> che ospiterà la giovane eccellenza insignita dell’ambito premio potrebbe essere la tua. <strong>Candidarsi per diventare soggetto ospitante dello stage è semplice:</strong> tutto quello che devi fare è essere iscritto all’<strong>OICE</strong> (Associazione delle organizzazioni di ingegneria, di architettura e di consulenza tecnico-economica) e <strong>segnalare il tuo interesse</strong> alla <strong>segreteria dell’associazione</strong>, che raccoglierà la tua candidatura e la valuterà in ragione della rilevanza del tuo profilo e dell’ordine cronologico delle proposte.</div>
<div> </div>
<div>Il Premio Zordan è un’<strong>occasione imperdibile</strong> per conoscere nuovi talenti e dare vita a sorprendenti sinergie, nel solco di una<strong> tradizione internazionale</strong> che ha visto nelle edizioni precedenti la partecipazione di grandi nomi quali <strong>Foster&P.</strong> (Londra, New York), <strong>Kaan Architecten</strong> (Rotterdam), <strong>Diener Diener</strong> (Basilea, Berlino), <strong>Hans Kollhoff</strong>(Firenze, Berlino), <strong>Christ&Gantembein</strong> (Londra).</div>
<div> </div>
<div><strong>OICE – Contatti</strong></div>
<div><strong>Mail:</strong> <a href="mailto:segreteria@oice.it" target="_blank" rel="noopener">segreteria@oice.it</a></div>
<div><strong>Telefono:</strong> 06 80687248</div>
<div><strong>Sito:</strong> <a href="http://www.oice.it/" target="_blank" rel="noopener" data-saferedirecturl="https://www.google.com/url?hl=it&q=http://www.oice.it&source=gmail&ust=1538047523021000&usg=AFQjCNH2hKhCYa0ljzdKozkg11GKqgxBRg">www.oice.it</a></div>
<div> </div>
<div><strong>Per maggior informazioni sul Premio Luigi Zordan:</strong> <a href="http://www.community.collengworld.com/c_news/premio-luigi-zordan-le-novita-della-vi-edizione" target="_blank" rel="noopener" data-saferedirecturl="https://www.google.com/url?hl=it&q=http://www.community.collengworld.com/c_news/premio-luigi-zordan-le-novita-della-vi-edizione&source=gmail&ust=1538047523021000&usg=AFQjCNFi8gkEaEybNpYDW9OwLfeQl-2hEA">www.community.collengworld.<wbr />com/c_news/premio-luigi-<wbr />zordan-le-novita-della-vi-<wbr />edizione</a></div>
</div>Premio Luigi Zordan: le novità della VI edizione.https://community.collengworld.com/c_news/premio-luigi-zordan-le-novita-della-vi-edizione2018-09-25T10:25:19.000Z2018-09-25T10:25:19.000ZCollengworldhttps://community.collengworld.com/community/collengworld<div><img src="https://storage.ning.com/topology/rest/1.0/file/get/126712989?profile=RESIZE_400x&width=400"></div><div><div><span style="font-size: 14pt;"><strong>Giunto quest’anno alla sua VI edizione, il premio istituito dall’Università degli Studi dell’Aquila si espande con una nuova sezione dedicata ai neolaureati e ai giovani professionisti dell’ingegneria. Le preiscrizioni a gennaio 2019!</strong></span></div>
<div> </div>
<div> </div>
<div>A distanza di due anni torna il <strong>Premio Luigi Zordan</strong>. Il concorso, istituito nel 2007 dal <strong>Dipartimento di Architettura e Urbanistica dell’Università dell’Aquila</strong> per onorare la memoria del professor <strong>Luigi Zordan</strong>, valorizza i <strong>neolaureati</strong> con l’inserimento in un circuito professionale di alto profilo e i <strong>giovani progettisti</strong> con somme in denaro.</div>
<div> </div>
<div>Storicamente più orientato verso l’<strong>architettura</strong>, quest’anno il Premio Zordan si espanderà con una nuova sezione, dedicata al mondo dell’<strong>ingegneria</strong>. Il premio sarà pertanto strutturato in <strong>due sezioni</strong>: una rivolta ai giovani laureati in <strong>ingegneria edile-architettura</strong>; l’altra, come di consueto, ai neolaureati in <strong>architettura-ingegneria civile</strong> e ai professionisti della <strong>progettazione architettonica e strutturale</strong>. A loro volta queste sezioni conterranno <strong>due sottosezioni</strong>, dedicate rispettivamente a <strong>tesi di laurea</strong> e a <strong>opere realizzate</strong>. Potranno partecipare al concorso i giovani laureati che hanno discusso la propria tesi nel biennio precedente al 2018-2019 e i professionisti di età non superiore ai 45 anni (o, in alternativa, iscritti all’albo professionale da non più di 15 anni).</div>
<div> </div>
<div>Gli <strong>stage</strong> con cui verranno premiati i vincitori sono <strong>due</strong> e avranno una durata di <strong>sei mesi</strong>. Il primo si svolgerà presso la sede europea di un autorevole studio di architettura e ingegneria, lo <strong>studio SOM</strong> (Skidmore, Owings & Merrill), a Londra; il secondo si terrà invece in una delle <strong>società italiane iscritte all’OICE</strong>, partner permanente del premio.</div>
<div> </div>
<div>E ora, le <strong>date più importanti</strong>:</div>
<div>
<ul>
<li><strong>Settembre-ottobre 2018:</strong> bando</li>
<li><strong>Gennaio 2019:</strong> preiscrizione</li>
<li><strong>Febbraio 2019:</strong> invio elaborati</li>
<li><strong>Maggio 2019:</strong> premiazione</li>
</ul>
</div>
<div> </div>
<div>Per maggior informazioni, <strong>scrivi all’indirizzo</strong> <a href="mailto:premio.luigizordan@strutture.univaq.it" target="_blank" rel="noopener">premio.luigizordan@strutture.<wbr />univaq.it</a></div>
<div> </div>
<div><strong>Leggi il comunicato:</strong> <a href="http://www.sitda.net/downloads/comunicati_infostampa/Premio_dedicato_a_Luigi_Zordan/PLZ6_Comunicato.pdf" target="_blank" rel="noopener" data-saferedirecturl="https://www.google.com/url?hl=it&q=http://www.sitda.net/downloads/comunicati_infostampa/Premio_dedicato_a_Luigi_Zordan/PLZ6_Comunicato.pdf&source=gmail&ust=1537955639917000&usg=AFQjCNF93fPqrFXooNq1Rcqbw7VK795A6w">http://www.sitda.net/<wbr />downloads/comunicati_<wbr />infostampa/Premio_dedicato_a_<wbr />Luigi_Zordan/PLZ6_Comunicato.<wbr />pdf</a></div>
<div> </div>
<div><strong>Leggi il regolamento:</strong> <a href="http://www.sitda.net/downloads/comunicati_infostampa/Premio_dedicato_a_Luigi_Zordan/PLZ6_Regolamento.pdf" target="_blank" rel="noopener" data-saferedirecturl="https://www.google.com/url?hl=it&q=http://www.sitda.net/downloads/comunicati_infostampa/Premio_dedicato_a_Luigi_Zordan/PLZ6_Regolamento.pdf&source=gmail&ust=1537955639918000&usg=AFQjCNFkJP4GKQab5o389UG-BHrdn09dvg">http://www.sitda.net/<wbr />downloads/comunicati_<wbr />infostampa/Premio_dedicato_a_<wbr />Luigi_Zordan/PLZ6_Regolamento.<wbr />pdf</a></div>
</div>Skovbakkeskole: la scuola nella forestahttps://community.collengworld.com/c_news/skovbakkeskole-la-scuola-nella-foresta2018-08-07T12:16:59.000Z2018-08-07T12:16:59.000Zfrancesco pintushttps://community.collengworld.com/community/francescopintus<div><img src="https://storage.ning.com/topology/rest/1.0/file/get/71064840?profile=RESIZE_400x&width=400"></div><div><div><span style="font-size: 14pt;"><strong>L’anno scorso in un paese della Danimarca è stata costruita una scuola vicino a una foresta: la Skovbakkeskole, progettata dallo studio Cebra. Un interessante esempio di architettura sostenibile.</strong></span></div>
<div> </div>
<div>A Odder, in Danimarca, c’è una scuola elementare costruita nei pressi di una foresta pubblica: si chiama Skovbakkeskole, ed è stata progettata dallo studio danese Cebra. La scuola – che da lontano ricorda un piccolo villaggio dagli edifici bassi e le molte finestre – ha sostituito nel 2017 una precedente struttura, ritenuta inadatta a soddisfare le necessità di studenti e insegnanti.</div>
<div> </div>
<div>Scuola elementare, asilo, centro culturale: la Skovbakkeskole è questo e molto di più. Gli edifici che compongono la scuola (quattro, tutti convergenti verso un atrio centrale) sono stati pensati per sollecitare l’immaginazione e i sensi dei più piccoli, per far nascere nelle loro giovani menti la voglia di scoperta e il desiderio di sperimentazione. Questi obiettivi progettuali sono comunicati anche dall’aspetto della scuola, che si distingue per i suoi tetti a falde in legno, gli ampi lucernari e gli ambienti che si sviluppano liberamente, privi di costrizioni.</div>
<div>Skovbakkeskole è anche un interessante esempio di architettura sostenibile. Carsten Primdahl, cofondatore di Crebra, ha infatti sostenuto che durante la realizzazione del progetto è stato preservato il maggior numero di alberi possibile, facendo in modo che la transizione verso il verde della foresta fosse graduale; il legno dei pochi alberi che sono stati abbattuti è stato poi riutilizzato per gli ingressi, per gli arredi e per la grande scala dell’atrio.</div>
<div> </div>
<div>Il sito dello studio Cebra: <a href="https://cebraarchitecture.dk/work/" target="_blank" rel="noopener" data-saferedirecturl="https://www.google.com/url?hl=it&q=https://cebraarchitecture.dk/work/&source=gmail&ust=1533730070629000&usg=AFQjCNFv_xcMx0N3CYgWfiuaO3AsT5FYNA">https://cebraarchitecture.dk/<wbr />work/</a></div>
</div>Una fabbrica di ossigeno per le Olimpiadi Invernali 2022: un progetto torinese per Pechinohttps://community.collengworld.com/c_news/una-fabbrica-di-ossigeno-per-le-olimpiadi-invernali-2022-un-proge2018-07-27T15:24:45.000Z2018-07-27T15:24:45.000Zfrancesco pintushttps://community.collengworld.com/community/francescopintus<div><img src="https://storage.ning.com/topology/rest/1.0/file/get/54109937?profile=RESIZE_400x&width=400"></div><div><div>
<div><span style="font-size: 14pt;"><strong>Lo scorso 6 luglio a Pechino il Politecnico di Torino ha presentato il suo progetto per una delle principali tribune delle XXIV Olimpiadi Invernali. La costruzione inizierà nella primavera del 2019.</strong></span></div>
<div> </div>
<div>Nel 2022 si terrà a Pechino la XXIV edizione delle Olimpiadi Invernali. <strong>Non è la prima volta che la capitale cinese ospita i Giochi Olimpici:</strong> era successo già nel 2008, quando a Pechino si svolsero i Giochi estivi. <strong>La temperatura comunque non sarà l’unica differenza tra le due edizioni cinesi della kermesse,</strong> e a ben vedere nemmeno la più importante. Se l’edizione del 2008 era stata per la Cina l’occasione ideale per mostrarsi in tutta la sua imponenza alla compagine internazionale, quella del 2022 si baserà su un approccio diverso, per certi versi opposto, basato su sostenibilità, riuso e zero consumo di suolo.</div>
<div> </div>
<div><strong>È in questo solco che si inserisce il progetto del Politecnico di Torino, scelto da Pechino per la trasformazione di una fabbrica dismessa in una tribuna per spettatori.</strong> «Si tratta di una enorme fonderia di Stato chiusa da 10 anni che faremo diventare un centro per lo sport» racconta il <strong>professore Michele Bonino</strong>, delegato del Politecnico per i rapporti con la Cina. «La “Fabbrica di Ossigeno”, questo il suo vero nome, si trova nell’area dell’ex acciaieria di Shougang, un impianto di 9 milioni di metri quadrati (tre volte l’intera area di Fiat Mirafiori) dismesso prima delle Olimpiadi del 2006.»</div>
<div> </div>
<div>Il progetto di recupero, che in sintonia con i nuovi obiettivi di Pechino preserverà lo spazio e l’immagine originali della Fabbrica di Ossigeno, sarà guidato dal <strong>Dipartimento di Architettura e Design</strong> (<strong>DAD</strong>), con contribuiti del <strong>Dipartimento di Ingegneria Strutturale</strong> (<strong>DISEG</strong>) e il <strong>Dipartimento di Energia</strong> (<strong>DENERG</strong>).</div>
<div> </div>
<div>«Quello che andiamo a fare oggi per i cinesi è un lavoro utile anche per noi» spiega il <strong>rettore del Politecnico di Torino Guido Saracco</strong>, «e che potrebbe dare materiale su cui riflettere. Non ci sono più tante risorse per costruire molti edifici nuovi ma, in compenso, ci sono tantissime strutture da recuperare.»</div>
</div>
</div>Bridge, la nuova sede per Orange Telecom a Parigihttps://community.collengworld.com/c_news/bridge-la-nuova-sede-per-orange-telecom-a-parigi2018-07-27T14:53:09.000Z2018-07-27T14:53:09.000Zfrancesco pintushttps://community.collengworld.com/community/francescopintus<div><img src="https://storage.ning.com/topology/rest/1.0/file/get/54096473?profile=RESIZE_400x&width=400"></div><div><div id=":214" class="ii gt">
<div id=":213" class="a3s aXjCH m164db60552787787">
<div dir="auto">
<div dir="ltr">
<div><span style="font-size: 14pt;"><strong>La maggiore società di telecomunicazioni francese avrà presto una nuova sede, Bridge, che sarà un ponte di nome e di fatto.</strong></span></div>
<div> </div>
<div>Di legno, di ferro, di pietra: di qualunque sostanza siano fatti, <strong>i ponti mettono le persone in comunicazione</strong>. Potrebbe essere stato questo il pensiero degli architetti dello studio parigino <strong>Jean-Paul Viguier et Associé</strong>, incaricati da <strong>Orange</strong> di sviluppare un progetto per la sua nuova sede.</div>
<div> </div>
<div><strong>Bridge</strong>: sarà questo il nome del nuovo quartier generale della società di telecomunicazioni francese, un nome che implica più di un obiettivo. Se è vero che l'obiettivo principale del progetto è quello di fornire una nuova sede all’azienda, dall'altra è anche vero che <strong>i suoi scopi non si esauriscono qui</strong>: l’edificio, realizzato vicino al Pont d’Issy nel punto in cui Parigi entra in contatto col comune di Issy-les-Moulineaux, <strong>collegherà infatti la capitale alla città suburbana</strong>.</div>
<div> </div>
<div>Il progetto di Jean-Paul Viguier et Associé sarà <strong>un intervento duplice, che da una parte riguarderà il recupero di un ex mercato del 1850 e dall’altra la costruzione di un nuovo edificio</strong>. Bridge sarà composto da vetro e metallo, ma anche legno, pietra e cemento: l’impiego di tutti i materiali, dal primo all’ultimo, ruoterà attorno all’idea di <strong>user experience</strong>, un concetto certamente non estraneo a Orange, che si occupa di mettere in contatto le persone.</div>
<div> </div>
<div>Non mancheranno <strong>spazi adibiti all’uso pubblico</strong>.</div>
<div> </div>
<div><strong>Leggi l’articolo originale (in francese!):</strong> <a href="https://www.orange.com/fr/Press-Room/communiques/communiques-2017/Orange-choisit-le-projet-BRIDGE-d-Altarea-Cogedim-et-Credit-Agricole-Assurances-pour-y-creer-son-nouveau-siege-sur-56-000m2-a-Issy-les-Moulineaux" target="_blank" rel="noopener noreferrer" data-saferedirecturl="https://www.google.com/url?hl=it&q=https://www.orange.com/fr/Press-Room/communiques/communiques-2017/Orange-choisit-le-projet-BRIDGE-d-Altarea-Cogedim-et-Credit-Agricole-Assurances-pour-y-creer-son-nouveau-siege-sur-56-000m2-a-Issy-les-Moulineaux&source=gmail&ust=1532784815711000&usg=AFQjCNG2So_c2U47h0yIulDtLy1XKauO4g">https://www.orange.com/fr/<wbr />Press-Room/communiques/<wbr />communiques-2017/Orange-<wbr />choisit-le-projet-BRIDGE-d-<wbr />Altarea-Cogedim-et-Credit-<wbr />Agricole-Assurances-pour-y-<wbr />creer-son-nouveau-siege-sur-<wbr />56-000m2-a-Issy-les-Moulineaux</a></div>
</div>
</div>
<div class="yj6qo"> </div>
<div class="adL"> </div>
</div>
</div>
<div id=":202" class="hq gt a10"> </div>
</div>Torino: via al Master in Architettura delle Costruzioni in legnohttps://community.collengworld.com/c_news/torino-via-al-master-in-architettura-delle-costruzioni-in-legno2018-07-19T10:33:41.000Z2018-07-19T10:33:41.000Zfrancesco pintushttps://community.collengworld.com/community/francescopintus<div><img src="https://storage.ning.com/topology/rest/1.0/file/get/50595067?profile=RESIZE_400x&width=400"></div><div><div> </div>
<div><span style="font-size: 14pt;"><strong>Sono aperte le iscrizioni alla prima edizione del Master in Architettura delle Costruzioni in legno. C’è tempo fino al 10 settembre!</strong></span></div>
<div> </div>
<div>Il settore delle <strong>costruzioni in legno</strong> costituisce il <strong>6-7% del mercato dell’edilizia italiana</strong>, con un <strong>tasso di crescita annuo pari al 10%</strong> (percentuale, questa, che si traduce nella creazione di circa tremila nuovi fabbricati l’anno). Considerata l’importanza di questo segmento di mercato, che svolge un <strong>ruolo strategico anche dal punto di vista occupazionale</strong>, l’istituzione di un master dedicato allo studio e alle applicazioni del legno non può che essere la benvenuta.</div>
<div> </div>
<div>Organizzato dal <strong>Politecnico di Torino</strong> e coordinato dal professor <strong>Guido Callegari</strong>, il <strong>Master in Architettura delle Costruzioni in legno</strong> ha come obiettivo la formazione di nuove figure tecniche e professionali per il settore delle costruzioni in legno. Il Master durerà dieci mesi – da ottobre 2018 a luglio 2019 – e includerà, oltre a 510 ore di lezione in aula, un tirocinio di 250 ore presso una delle numerose aziende partner.</div>
<div> </div>
<div><strong>Sei gli atelier formativi</strong> con cui il Master affronterà le seguenti tematiche:</div>
<div>– innovazione tecnologica nel settore legno costruzioni con un laboratorio sulle macchine CNC;</div>
<div>– progettazione di strutture in legno con un laboratorio su software per il dimensionamento delle strutture e la progettazione delle connessioni;</div>
<div>– progetto architettonico, gestione del processo edilizio, stima dei costi di costruzione e manutenzione, direzione lavori;</div>
<div>– progettazione dell’involucro edilizio, soluzioni tecniche innovative, progettazione di sistemi di ventilazione e climatizzazione ambientale;</div>
<div>– valutazione della sostenibilità ambientale ed economica nel ciclo di vita dell’edificio.</div>
<div> </div>
<div><strong>Le iscrizioni scadono il 10 settembre.</strong></div>
<div> </div>
<div><strong>Aziende partner:</strong> Abitare Legno, Alufoot, Biomattone, Cobola, Eco-Home, Fanzola Fenster, Galloppini Legnami, Grandi Legnami, Hoval, Naturalia Bau, Rothoblaas, Rice House, SCM, Scuole Tecniche San Carlo, Tecnosugheri, Timbertech, Zintek.</div>
<div> </div>
<div>Per ulteriori informazioni visita la <strong>pagina ufficiale del master</strong>: <a href="https://didattica.polito.it/master/costruzioni_in_legno/2019/master_in_un_click" target="_blank" rel="noopener" data-saferedirecturl="https://www.google.com/url?hl=it&q=https://didattica.polito.it/master/costruzioni_in_legno/2019/master_in_un_click&source=gmail&ust=1532080839651000&usg=AFQjCNGfUSAOv8v41zMkigKFU-ilplAwZg">https://didattica.polito.it/<wbr />master/costruzioni_in_legno/<wbr />2019/master_in_un_click</a></div>
</div>Abitare il Paese. Città e Territori del Futuro Prossimo. Il manifesto del VIII Congresso Nazionale Architettihttps://community.collengworld.com/c_news/abitare-il-paese-citta-e-territori-del-futuro-prossimo-il-manifes2018-07-17T02:20:11.000Z2018-07-17T02:20:11.000Zfrancesco pintushttps://community.collengworld.com/community/francescopintus<div><img src="https://storage.ning.com/topology/rest/1.0/file/get/50528545?profile=RESIZE_400x&width=400"></div><div><div><span style="font-size: 14pt;"><strong>Un programma nazionale di rigenerazione urbana da opporre all’espansione incontrollata delle città e al consumo del suolo: è quanto chiesto dagli architetti all’VIII Congresso Nazionale tenutosi a Roma il 7 luglio.</strong></span></div>
<div> </div>
<div>Secondo <strong>l’articolo 9 della Costituzione Italiana</strong> «la Repubblica tutela il paesaggio e il patrimonio artistico della Nazione e promuove la cultura e la ricerca». L’architettura può essere considerata parte del patrimonio artistico dell’Italia? Secondo il <strong>Manifesto</strong> approvato al termine del <strong>congresso “Abitare il Paese. Città e Territori del Futuro Prossimo”</strong> sì, e dovrebbe essere valorizzata in quanto tale.</div>
<div>Quello dell’architetto – e del pianificatore, del paesaggista, del conservatore – <strong>è un mestiere che mescola conoscenze storiche e scientifiche, che collega etica ed estetica,</strong> che richiede, in un’epoca in cui i saperi e le responsabilità sembrano irrimediabilmente frammentati, la non comune capacità di coordinare ambiti e discipline anche molto diversi fra loro.</div>
<div> </div>
<div><strong>C’è bisogno di un nuovo paradigma,</strong> <strong>insomma,</strong> che attraverso «idee e progetti incentrati sulla cultura della costruzione di qualità» porti allo sviluppo delle città italiane in maniera democratica, pacifica e, soprattutto, sostenibile. Non si può correre il rischio che le città italiane, in competizione con quelle del resto d’Europa (e del mondo), soccombano a causa dell’inadeguatezza (o, peggio, della mancanza) della loro visione strategica.</div>
<div> </div>
<div>«In gioco c’è il futuro della nostra professione di architetto, pianificatore, paesaggista e conservatore, e della nostra stessa identità» si legge nel Manifesto. «<strong>In gioco c’è la qualità della vita e il futuro delle nostre città e dei nostri territori,</strong> con l’intenzione di rimettere l’Uomo al centro di ogni trasformazione, alimentando il potere del suo desiderio di comunità.»</div>
<div> </div>
<div>Per maggior informazioni, visita la pagina <strong><a href="http://www.cnappccongresso2018.it/" target="_blank" rel="noopener" data-saferedirecturl="https://www.google.com/url?hl=it&q=http://www.cnappccongresso2018.it/&source=gmail&ust=1531879529042000&usg=AFQjCNEzXzTWH4QBAXyaBI21MZ5i7jXitQ">http://www.<wbr />cnappccongresso2018.it/</a></strong></div>
</div>Architettura e Instagram: il profilo di Zean Macfarlanehttps://community.collengworld.com/c_news/architettura-e-instagram-il-profilo-di-zean-macfarlane2018-07-10T11:17:55.000Z2018-07-10T11:17:55.000Zfrancesco pintushttps://community.collengworld.com/community/francescopintus<div><img src="https://storage.ning.com/topology/rest/1.0/file/get/50449394?profile=RESIZE_400x&width=400"></div><div><div> </div>
<div><span style="font-size: 14pt;"><strong>Non solo spiagge, aperitivi e cagnolini: il social network delle immagini può essere anche una fonte d’ispirazione per architetti e designer alla ricerca di nuovi stimoli visivi. Basta saper cercare.</strong></span></div>
<div> </div>
<div>Le nuove tecnologie e i social media stanno cambiando il nostro modo di vedere le cose. Questa trasformazione riguarda anche l’architettura e l’arredamento: la parola <strong><em>instagrammable</em></strong> è già realtà. L’aggettivo, che serve a designare soggetti degni di essere caricati su Instagram, ha iniziato a fare capolino anche nei titoli degli articoli scritti nella nostra lingua, sotto forma di <strong>instagrammabile</strong>.</div>
<div> </div>
<div>Al di là dei contenuti più leggeri, il social network delle immagini può essere una <strong>grande fonte di ispirazione</strong> per gli architetti, i designer, i fotografi e, più in generale, i creativi. Non mancano infatti profili di qualità, all’interno dei quali è possibile trovare una vasta gamma di lavori da cui prendere spunto.</div>
<div> </div>
<div>Un ottimo esempio è l’account Instagram dell’architetto <strong><span class="il">Zean</span> Macfarlane</strong>, fondatore dello <span class="il">Zean</span> Macfarlane Architecture Studio di Loughton, Inghilterra. Macfarlane carica giornalmente sulla propria pagina (<strong>seguita da circa 50.000 persone</strong>), studi, schizzi, prospettive e grafiche. Non solo: per chi è interessato al suo stile e vorrebbe studiarlo è disponibile sul sito <strong>100 Architecture Tips</strong> una serie di <strong>agili guide in formato e-book</strong>. Fra i titoli disponibili ci sono 100 Tips for Architecture Students, 100 Tips for Drawing and Rendering, 100 Tips for Finding a Job in Architecture. Sono presenti anche due tutorial, più strutturati, entrambi dedicati a Photoshop e al rendering (il primo dedicato alle facciate degli edifici e il secondo agli interni).</div>
<div>Buona navigazione!</div>
<div> </div>
<div>Il sito di <span class="il">Zean</span> Macfarlane: <strong><a href="http://zeanmacfarlane.com/" target="_blank" rel="noopener" data-saferedirecturl="https://www.google.com/url?hl=it&q=http://zeanmacfarlane.com/&source=gmail&ust=1531307724926000&usg=AFQjCNEphmNWUAR-HsQo3ShM6X6snRvp1A">http://zeanmacfarlane.com/</a></strong></div>
<div> </div>
<div>Il suo profilo Instagram: <strong><a href="https://www.instagram.com/zeanmacfarlane/" target="_blank" rel="noopener" data-saferedirecturl="https://www.google.com/url?hl=it&q=https://www.instagram.com/zeanmacfarlane/&source=gmail&ust=1531307724926000&usg=AFQjCNF9vdRkw8NkInp1_f0A8xREsw2A4A">https://www.instagram.com/<span class="il">zean</span><wbr />macfarlane/</a></strong></div>
<div> </div>
<div>Dove poter scaricare gli e-book: <strong><a href="https://www.100architecturetips.com/ebooks/" target="_blank" rel="noopener" data-saferedirecturl="https://www.google.com/url?hl=it&q=https://www.100architecturetips.com/ebooks/&source=gmail&ust=1531307724926000&usg=AFQjCNGSgZ6iCTQoy0ykCZRTVK91AkP48Q">https://www.100architecturetip<wbr />s.com/ebooks/</a></strong></div>
</div>Architettura: 9 temi importanti per il 2018 (seconda parte)https://community.collengworld.com/c_news/architettura-9-temi-importanti-per-il-2018-seconda-parte2018-07-06T13:14:48.000Z2018-07-06T13:14:48.000Zfrancesco pintushttps://community.collengworld.com/community/francescopintus<div><img src="https://storage.ning.com/topology/rest/1.0/file/get/50448180?profile=RESIZE_400x&width=400"></div><div><div> </div>
<div><span style="font-size: 14pt;">Bambù, parità di genere e terremoti: continua la rassegna di alcuni dei temi importanti di quest'anno.</span></div>
<div> </div>
<div>L’architettura deve restare al passo con i tempi, come ogni altro elemento facente parte della nostra vita quotidiana. Scienza, tecnologia e società sono solo alcuni dei fattori che influenzano la nostra arte e che anno dopo anno ne cambiano i connotati, trasformandola in qualcosa di nuovo, di diverso.</div>
<div>In un precedente post abbiamo iniziato a passare in rassegna alcuni degli argomenti caldi (in alcuni casi scottanti) di quest’anno. I temi sono stati individuati dai redattori di Plataforma Arquitectura, branca spagnola del blog ArchDaily. Ci eravamo fermati al quarto argomento: oggi vediamo i restanti cinque.</div>
<div> </div>
<div><strong>Il postdigitale (Karina Zatarain)</strong></div>
<div>La tecnologia svolge un ruolo massiccio nella realizzazione dei progetti architettonici. Questo è innegabile. Grazie a programmi di grafica sempre più complessi è possibile realizzare disegni iperrealistici, <strong>vere e proprie fotografie di opere che ancora non esistono</strong>. Katarina Zarain fa però notare come, con l’avvento dei social network, abbiano iniziato a diffondersi nuovi metodi di rappresentazione degli spazi: si sta profilando un compromesso fra la «fredda precisione della tecnologia» e l’«innata espressività dell’architettura».</div>
<div> </div>
<div><strong>L’architettura politica (Fabián Dejtiar)</strong></div>
<div>«Tutti gli architetti sono politici» ha affermato nel 2017 l’architetto spagnolo Andrés Jaque alla XX Biennale di Architettura e Urbanistica del Cile: la vera domanda, prosegue Fabián Dejtiar, allora è <strong>quali politiche l’architetto vuole sostenere</strong>. Un architetto è un attivista il cui operato creativo ha delle conseguenze sul tessuto sociale. </div>
<div> </div>
<div><strong>Le donne nell’architettura (Camila Marín e Pola Mora)</strong></div>
<div><strong>Nel 2018 l’uguaglianza fra donne e uomini non è stata ancora raggiunta.</strong> Movimenti come Ni Una Menos, HeForShe e Me Too hanno evidenziato il fatto che le donne continuano a essere vittime di discriminazione e molestie sul posto di lavoro, oltre che a lavorare di più degli uomini e a guadagnare di meno (col rischio, poi, di essere licenziate in caso di gravidanza). Il mondo dell’architettura non fa eccezione. Per raggiungere l’equilibrio servono gesti concreti, come per esempio affidare a due donne la direzione della Biennale di Venezia (Yvonne Farrell e Shelley McNamara).</div>
<div> </div>
<div><strong>L’importanza del bambù (José Tomás Franco)</strong></div>
<div>Africa, Asia, America e Oceania. Il bambù lo si trova un po’ ovunque. E non per niente: <strong>il bambù è un eccellente materiale da costruzione</strong>, multisfaccettato, che si distingue per la sua resistenza e per la sua versatilità. (Ed è pure ecologico!) Un tempo associato alle costruzioni dei meno abbienti, l’«oro verde dei poveri» (come qualcuno l’ha soprannominato) è una risorsa che in futuro potrebbe tornare utilissima nella progettazione di strutture rispettose dell’ambiente.</div>
<div> </div>
<div><strong>Uno sguardo al futuro dell’architettura post-terremoto (Karina Zatarain)</strong></div>
<div><strong>Architettura è costruzione, ma anche ricostruzione.</strong> Nel corso della storia l’architettura ha permesso all’umanità di ricominciare dopo ogni disastro naturale: e lo fa tuttora, in tutto il mondo, con iniziative che mettono in luce la straordinaria capacità degli architetti di risolvere i problemi – anche i più gravi – grazie a un’attenta osservazione del mondo e a progetti sempre più consci dei bisogni delle persone. </div>
<div> </div>
<div>Leggi l’articolo originale su <strong><a href="https://www.archdaily.com/889638/the-9-architecture-topics-you-need-to-know-about-in-2018?ad_medium=widget&ad_name=recommendation" target="_blank" rel="noopener" data-saferedirecturl="https://www.google.com/url?hl=it&q=https://www.archdaily.com/889638/the-9-architecture-topics-you-need-to-know-about-in-2018?ad_medium%3Dwidget%26ad_name%3Drecommendation&source=gmail&ust=1530966709677000&usg=AFQjCNE6S4ta8HniO9sd3c8bBLQcDoGyBg">https://www.archdaily.com/8896<wbr />38/the-9-architecture-topics-y<wbr />ou-need-to-know-about-in-2018?<wbr />ad_medium=widget&ad_name=recom<wbr />mendation</a></strong></div>
</div>Il Politecnico di Milano fra le dieci migliori facoltà di architettura nel mondohttps://community.collengworld.com/c_news/il-politecnico-di-milano-fra-le-dieci-migliori-facolta-di-archite2018-07-06T12:48:55.000Z2018-07-06T12:48:55.000Zfrancesco pintushttps://community.collengworld.com/community/francescopintus<div><img src="https://storage.ning.com/topology/rest/1.0/file/get/50224797?profile=RESIZE_400x&width=400"></div><div><div id=":1kj" class="ii gt">
<div id=":1pi" class="a3s aXjCH m16469f1b156550f8">
<div dir="ltr">
<div>Il 2018 ha visto l’ingresso del Politecnico di Milano nella top 10 delle facoltà di architettura nel mondo. </div>
<div> </div>
<div>A chi non piacciono le <strong>classifiche</strong>? Se realizzate con professionalità ci permettono, in un colpo d’occhio, di farci un’idea su chi o cosa eccelle in un certo campo. Per l’architettura è lo stesso: qualche tempo fa abbiamo visto le prime dieci città con più edifici multipiano al mondo (<a href="http://www.community.collengworld.com/c_news/le-citta-con-piu-edifici-multipiano-al-mondo-1" target="_blank" rel="noopener" data-saferedirecturl="https://www.google.com/url?hl=it&q=http://www.community.collengworld.com/c_news/le-citta-con-piu-edifici-multipiano-al-mondo-1&source=gmail&ust=1530949765179000&usg=AFQjCNHJCKYJSJrhly4kHpngdDLM1Gnoqg">http://www.community.collengw<wbr />orld.com/c_news/le-citta-con-<wbr />piu-edifici-multipiano-al-<wbr />mondo-1</a>), oggi diamo uno sguardo alle <strong>dieci migliori facoltà di architettura al mondo</strong>.</div>
<div>Si inizia subito con una <strong>buona notizia</strong>, almeno per chi gioisce tutte le volte che vede l’Italia fra le eccellenze mondiali: quest’anno fra le prime dieci facoltà della classifica curata dalla Quacquarelli Symonds è presente anche il <strong>Politecnico di Milano, al nono posto, con un punteggio di 85.5/100</strong>. Un vero e proprio balzo in avanti, vista la posizione dell’anno scorso (nel 2017, infatti, il PoliMi si trovava al quattordicesimo posto).</div>
<div><strong>L’architettura non è l’unico settore in cui il Politecnico di Milano nel 2018 ha migliorato la propria posizione.</strong> Nell’ambito dell’<strong>ingegneria</strong>, infatti, Milano si trova al diciassettesimo posto. Per quanto riguarda il <strong>design</strong>, il Politecnico è addirritura al quinto.</div>
<div>Vediamo adesso quali sono le prime dieci facoltà di architettura al mondo:</div>
<div> </div>
<div>1. <strong>Massachusetts Institute of Technology</strong>, Stati Uniti</div>
<div>2. <strong>The Bartlett School of Architecture</strong>, Regno Unito</div>
<div>3. <strong>Delft University of Technology</strong>, Olanda</div>
<div>4. <strong>ETH Zurich</strong>, Svizzera</div>
<div>5. <strong>University of California</strong>, Stati Uniti</div>
<div>6. <strong>Harvard University</strong>, Stati Uniti</div>
<div>7. <strong>Manchester School of Architecture</strong>, Regno Unito</div>
<div>8. <strong>University of Cambridge</strong>, Regno Unito</div>
<div>9. <strong>Politecnico di Milano</strong>, Italia</div>
<div>10. <strong>National University of Singapore</strong>, Singapore</div>
<div> </div>
<div>Per la lista completa, visita il sito <strong><a href="https://www.topuniversities.com/university-rankings/university-subject-rankings/2018/architecture" target="_blank" rel="noopener" data-saferedirecturl="https://www.google.com/url?hl=it&q=https://www.topuniversities.com/university-rankings/university-subject-rankings/2018/architecture&source=gmail&ust=1530949765179000&usg=AFQjCNH1WrqI7dI4zVzB5c2axxSkBLKSkw">https://www.topuniversities.co<wbr />m/university-rankings/universi<wbr />ty-subject-rankings/2018/<wbr />architecture</a></strong></div>
</div>
<div class="yj6qo"> </div>
<div class="adL"> </div>
</div>
</div>
<div id=":1pw" class="hq gt a10"> </div>
</div>Architettura: 9 temi importanti per il 2018 (prima parte)https://community.collengworld.com/c_news/architettura-9-temi-importanti-per-il-2018-prima-parte2018-07-06T12:44:15.000Z2018-07-06T12:44:15.000Zfrancesco pintushttps://community.collengworld.com/community/francescopintus<div><img src="https://storage.ning.com/topology/rest/1.0/file/get/50222623?profile=RESIZE_400x&width=400"></div><div><div> </div>
<div><span style="font-size: 14pt;">I millennial e lo spazio, l'importanza dei cantieri e quella dei contesti rurali: ecco alcuni degli argomenti di cui si sentirà parlare in futuro.</span></div>
<div> </div>
<div><strong>Il mondo cambia, e l’architettura pure.</strong> Ogni anno le scoperte scientifiche, il progresso tecnologico e gli innumerevoli mutamenti (micro e macro) nel tessuto della società ci ricordano che anche il nostro settore – specialmente il nostro settore, direbbe qualcuno – deve restare al passo con i tempi. Non si può né si dovrebbe fare architettura come negli anni Novanta. </div>
<div>O come l’anno scorso, se è per questo. Già: il 2017 è arrivato e se ne è andato, lasciandoci in compagnia di un 2018 con un le sue necessità, diverse da quelle del suo predecessore.</div>
<div>La redazione di <strong>ArchDaily</strong> ha contattato i redattori di <strong>Plataforma Arquitectura</strong> chiedendo loro cosa hanno imparato di nuovo nel 2017 e quali, secondo loro, sono <strong>gli argomenti caldi del 2018</strong>.</div>
<div>Oggi vedremo i primi quattro temi, nei prossimi giorni i restanti cinque.</div>
<div> </div>
<div><strong>I millennial e lo spazio (Piedad Rojas)</strong></div>
<div>I millennial aspirano a vivere la vita in maniera diversa rispetto alle generazioni precedenti. Un desiderio di indipendenza che, almeno in alcuni contesti, ha portato a un boom dei lavori autonomi. La casa del millenial è un ambiente fluido, che deve trasformarsi all’occorrenza in un luogo di lavoro.</div>
<div> </div>
<div><strong>L’importanza del cantiere (José Tomás Franco)</strong></div>
<div>L’anno scorso la redazione di Plataforma Arquitectura ha chiesto ai propri lettori se secondo loro gli architetti conoscono a fondo i materiali e i processi di costruzione: la risposta è stata negativa. Oggi ancor più che in passato, quindi, è necessario che, a fianco del percorso accademico, i nuovi architetti si formino anche in loco.</div>
<div> </div>
<div><strong>Imparare a conoscere il contesto rurale (Fernanda Amaro)</strong></div>
<div>Nel 2016 Rem Koolhaas ha detto che «l’attuale sfida dell’architettura è comprendere il mondo rurale». Per decenni gli architetti si sono concentrati sulle città, ma queste rappresentano solo il 2% della superficie terrestre. In futuro l’architettura, dice sempre Koolhaas, interverrà in quegli spazi attualmente spogli, semiabbandonati, scarsamente popolati e a volte malamente connessi.</div>
<div> </div>
<div><strong>L’architettura sociale (Nicolás Valencia)</strong></div>
<div>L’architettura sociale – un’architettura che punta a migliorare la qualità abitativa degli spazi – ha riscosso molto successo negli ultimi anni, diventando parte dell’establishment architettonico. Bisogna però ricordare che l’architettura sociale non è la soluzione universale ai problemi dell’architettura (e nemmeno l’unica espressione di quest’arte).</div>
<div> </div>
<div>Leggi l’articolo originale su <strong><a href="https://www.archdaily.com/889638/the-9-architecture-topics-you-need-to-know-about-in-2018?ad_medium=widget&ad_name=recommendation" target="_blank" rel="noopener" data-saferedirecturl="https://www.google.com/url?hl=it&q=https://www.archdaily.com/889638/the-9-architecture-topics-you-need-to-know-about-in-2018?ad_medium%3Dwidget%26ad_name%3Drecommendation&source=gmail&ust=1530967115258000&usg=AFQjCNGv-TAjmtEgfJGtivQYPxj-ovxGXg">https://www.archdaily.com/8896<wbr />38/the-9-architecture-topics-<wbr />you-need-to-know-about-in-<wbr />2018?ad_medium=widget&ad_name=<wbr />recommendation</a></strong></div>
</div>ArchiSketch, l’app per architetti e designerhttps://community.collengworld.com/c_news/archisketch-l-app-per-architetti-e-designer2018-06-22T08:30:33.000Z2018-06-22T08:30:33.000Zfrancesco pintushttps://community.collengworld.com/community/francescopintus<div><img src="https://storage.ning.com/topology/rest/1.0/file/get/35640673?profile=RESIZE_400x&width=400"></div><div><div id=":1xl" class="ii gt">
<div id=":1xk" class="a3s aXjCH m16421d070c147f95">
<div dir="ltr">
<div>
<div>
<div><strong>Oggi diamo uno sguardo a una nuova app per iPad pensata per facilitare il lavoro di architetti e designer (ma non solo).</strong></div>
<div> </div>
<div><strong>Un’immagine vale più di mille parole,</strong> anche in professioni tecniche come quelle dell’architetto e del designer.</div>
<div> </div>
<div>Oggi facciamo la conoscenza di <strong>ArchiSketch</strong>, un’app di disegno per iPad perfetta per produrre rapidi schizzi da mostrare ai propri clienti (soprattutto a quelli che hanno qualche difficoltà a visualizzare mentalmente i progetti ancora confinati al foglio da disegno). ArchiSketch riunisce al proprio interno <strong>numerose funzioni</strong>, dallo zoom senza perdita di qualità al disegno in scala, dalla possibilità di tracciare linee di dimensione all’uso di livelli.</div>
<div> </div>
<div>Bisogno di un <strong>disegno in prospettiva</strong>? Nessun problema, con ArchiSketch è presto fatto: basta importare una foto nel programma, configurare la griglia della prospettiva e sfruttare le <strong>funzionalità 3D dell’applicazione</strong>.</div>
<div> </div>
<div>Un’altra interessante funzione è <strong>“Draw with Finger”</strong>, grazie alla quale è possibile disegnare e apportare modifiche in tutta libertà con la propria Apple Pencil. <strong>E in tutta serenità,</strong>visto che il cliente potrà toccare il disegno senza alterare il progetto originale.</div>
<div> </div>
<div>Per chi volesse un’esperienza di disegno completa, ArchiSketch mette a disposizione i Plus Pack, una serie di componenti che forniscono <strong>funzionalità aggiuntive</strong> al programma.</div>
<div>Il primo dei due Plus Pack attualmente disponibili, <strong>iCloud Plus</strong>, permette di salvare i progetti sul proprio iCloud Drive e di designare le persone che potranno modificare il file in remoto. Il secondo, <strong>Color Plus</strong>, fornisce gamme cromatiche più ampie e soprattutto una resa dei colori più vicina alla realtà.</div>
<div> </div>
<div>Scopri tutte le funzionalità di ArchiSketch su <a href="https://www.archisketch.eu/" target="_blank" rel="noopener" data-saferedirecturl="https://www.google.com/url?hl=it&q=https://www.archisketch.eu/&source=gmail&ust=1529742023218000&usg=AFQjCNG7BTtw_GH71LI9GoC9vaqxiKIvzg">https://www.archisketch.eu/</a></div>
</div>
</div>
</div>
</div>
</div>
<div id=":1yc" class="hq gt a10"> </div>
</div>Le città con più edifici multipiano al mondohttps://community.collengworld.com/c_news/le-citta-con-piu-edifici-multipiano-al-mondo-12018-06-20T17:57:06.000Z2018-06-20T17:57:06.000Zfrancesco pintushttps://community.collengworld.com/community/francescopintus<div><img src="https://storage.ning.com/topology/rest/1.0/file/get/125321028?profile=RESIZE_400x&width=400"></div><div><div id=":jc7" class="ii gt">
<div id=":jc8" class="a3s aXjCH m1641c9f7f7df5394">
<div dir="ltr">
<div>Scopriamo insieme quali sono le dieci città con più edifici multipiano al mondo.</div>
<div> </div>
<div>Edifici multipiano e grattacieli. La stessa cosa, no?</div>
<div><strong>Be’, non proprio.</strong> Secondo la società di data mining Emporis <strong>gli edifici multipiano</strong> (in inglese <em>high-rise</em>) sono costruzioni alte fra i 35 e i 100 metri, oppure costruzioni di altezza sconosciuta che hanno dai 12 ai 39 piani. Le costruzioni che superano questa altezza o numero di piani, di solito, vengono considerate <strong>grattacieli</strong> (anche se il Council on Tall Buildings and Urban Habitat preferisce parlare di skyscraper solo dai 150 metri in su: punti di vista!).</div>
<div>Bene, ora che abbiamo messo in evidenza le principali differenze fra i due tipi di struttura, possiamo rispondere alla domanda che dà il titolo all’articolo: <strong>quali sono le città con il maggior numero di edifici multipiano?</strong> Vediamolo subito.</div>
<div> </div>
<div>Al decimo posto troviamo <strong>Incheon</strong>, città della Corea del Sud. <strong>3.232 edifici multipiano.</strong></div>
<div> </div>
<div>Al nono posto troviamo un’altra città della Corea del Sud, <strong>Busan</strong>. <strong>3.493 edifici multipiano.</strong></div>
<div> </div>
<div>All’ottavo posto troviamo <strong>Caracas</strong>, capitale del Venezuela. <strong>3.864 edifici multipiano.</strong></div>
<div> </div>
<div>Al settimo posto troviamo la città-stato di <strong>Singapore</strong>. <strong>5.861 edifici multipiano.</strong></div>
<div> </div>
<div>Al sesto posto troviamo <strong>New York</strong>, città degli Stati Uniti. <strong>6.250 edifici multipiano.</strong></div>
<div> </div>
<div>Al quinto posto troviamo <strong>San Paolo</strong>, città del Brasile. <strong>6.332 edifici multipiano.</strong></div>
<div> </div>
<div>Al quarto posto troviamo <strong>Mumbai</strong>, città dell’India. <strong>7.068 edifici multipiano.</strong></div>
<div> </div>
<div>Al terzo posto troviamo <strong>Hong Kong</strong>, città della Cina. <strong>7.833 edifici multipiano.</strong></div>
<div> </div>
<div>Al secondo posto troviamo <strong>Mosca</strong>, capitale della Russia. <strong>12.092 edifici multipiano.</strong></div>
<div> </div>
<div>Al primo posto troviamo <strong>Seoul</strong>, capitale della Corea del Sud. <strong>33.073 (!) edifici multipiano.</strong></div>
<div> </div>
<div><strong>Queste sono solo le prime dieci città della lista.</strong> Ti piacerebbe conoscere la lista completa, con altre 150 città? La trovi su Wikipedia, all’indirizzo <a href="https://en.wikipedia.org/wiki/List_of_cities_with_the_most_high-rise_buildings" target="_blank" rel="noopener" data-saferedirecturl="https://www.google.com/url?hl=it&q=https://en.wikipedia.org/wiki/List_of_cities_with_the_most_high-rise_buildings&source=gmail&ust=1529603441466000&usg=AFQjCNHgEQhLBTq9nSg2NOrb4eaKhV2vgQ">https://en.wikipedia.org/wiki/<wbr />List_of_cities_with_the_most_<wbr />high-rise_buildings</a></div>
<div> </div>
<div> </div>
</div>
<div class="yj6qo"> </div>
<div class="adL"> </div>
</div>
</div>
<div id=":iwa" class="hq gt"> </div>
</div>“Past, Present, Future”: l’architettura ieri, oggi e domanihttps://community.collengworld.com/c_news/past-present-future-l-architettura-ieri-oggi-e-domani2018-06-14T18:12:58.000Z2018-06-14T18:12:58.000Zfrancesco pintushttps://community.collengworld.com/community/francescopintus<div><img src="https://storage.ning.com/topology/rest/1.0/file/get/125320874?profile=RESIZE_400x&width=400"></div><div><div> </div>
<div><span style="font-size: 14pt;">Una serie di interviste che documentano il percorso professionale di 11 architetti italiani e olandesi, per scoprire da dove vengono, dove si trovano e dove stanno andando.</span></div>
<div> </div>
<div><span style="font-size: 14pt;"><strong>Corpo del testo</strong></span></div>
<div><span style="font-size: 14pt;">Come una creatura vivente, l’architettura si evolve. Come una creatura vivente, l’architettura nasce dalla passione.</span></div>
<div><span style="font-size: 14pt;">È attivo da qualche giorno il sito di “Past, Present, Future”, progetto che analizza i casi di successo del XXI secolo e allo stesso tempo mira a fornire una nuova forma di ispirazione alle generazioni future di architetti e designer. L’iniziativa – un’idea di Gianpiero Venturini, fondatore di Itinerant Office – si articola attraverso una serie di videointerviste spezzate in tre parti, corrispondenti al passato, al presente e al futuro di 11 architetti di fama internazionale. </span></div>
<div><span style="font-size: 14pt;">Si inizia con italiani e olandesi: </span></div>
<div>
<ul>
<li><span style="font-size: 14pt;">Kees Christiaanse, fondatore di KCAP Architects&Planners; </span></li>
<li><span style="font-size: 14pt;">Cino Zucchi, fondatore di Cino Zucchi Architetti; </span></li>
<li><span style="font-size: 14pt;">Jacob van Rijs, cofondatore di MVRDV; </span></li>
<li><span style="font-size: 14pt;">Mario Cucinella, fondatore di Mario Cucinella Architects; </span></li>
<li><span style="font-size: 14pt;">Francine Houben, fondatrice di Mecanoo Architecten; </span></li>
<li><span style="font-size: 14pt;">Simone Sfriso, cofondatore di TAMassociati; </span></li>
<li><span style="font-size: 14pt;">Nanne de Ru, fondatore di Powerhouse Company; </span></li>
<li><span style="font-size: 14pt;">Marco Casamonti, cofondatore di Archea Associati; </span></li>
<li><span style="font-size: 14pt;">Caroline Bos, cofondatrice di UNStudio; </span></li>
<li><span style="font-size: 14pt;">Stefano Boeri, fondatore di Stefano Boeri Architetti; </span></li>
<li><span style="font-size: 14pt;">Kees Kaan, cofondatore di KAAN Architecten.</span></li>
</ul>
</div>
<div><span style="font-size: 14pt;">Proprio come il trascorrere del tempo, “Past, Present, Future” non si ferma: sono già in preparazione nuove videointerviste, che ruoteranno attorno ad architetti spagnoli, portoghesi e francesi.</span></div>
<div> </div>
<div><span style="font-size: 14pt;">Scopri di più su: <a href="http://pastpresentfutureproject.com/" target="_blank" rel="noopener" data-saferedirecturl="https://www.google.com/url?hl=it&q=http://pastpresentfutureproject.com/&source=gmail&ust=1529085490161000&usg=AFQjCNFLkT6j5WzDkpnADHTMikhp4yEyew">http://<wbr />pastpresentfutureproject.com/</a></span></div>
</div>Architettura di una sconfitta: Perdere un concorso di architettura fa male, ma può essere molto istruttivo. L’esperienza di Martino Pietropoli.https://community.collengworld.com/c_news/architettura-di-una-sconfitta-perdere-un-concorso-di-architettura2018-06-14T18:08:57.000Z2018-06-14T18:08:57.000Zfrancesco pintushttps://community.collengworld.com/community/francescopintus<div><img src="https://storage.ning.com/topology/rest/1.0/file/get/125320879?profile=RESIZE_400x&width=400"></div><div><div><span style="font-size: 12pt;">A nessuno piace fallire. A nessuno. Ma di tanto in tanto succede.</span></div>
<div> </div>
<div><span style="font-size: 12pt;">Martino Pietropoli – architetto, fotografo e illustratore – nel 2016 decise di partecipare al concorso di architettura “<strong>Plan B – The city above the city</strong>”, indetto da un produttore finlandese di componenti edilizie per costruzioni in legno. Il tema era la costruzione di nuovi volumi in legno sopra volumi esistenti di città reali.</span></div>
<div> </div>
<div><span style="font-size: 12pt;">Pietropoli non ha vinto il concorso ma, come racconta nel resoconto della sua esperienza, non si è depresso. Perché? La ragione è semplice: ogni fallimento, per quanto doloroso, è un’opportunità inestimabile per imparare qualcosa di nuovo su di sé e sugli altri.</span></div>
<div> </div>
<div><span style="font-size: 12pt;">Ecco le cinque cose che Pietropoli ha imparato, e che ora consiglia ai suoi lettori:</span></div>
<ul>
<li><span style="font-size: 12pt;">Verifica sempre le fonti: non dare niente per scontato, gli errori sono sempre dietro l’angolo.</span></li>
<li><span style="font-size: 12pt;">Non sprecare tempo producendo materiale che non ti servirà nella stesura finale: in un concorso il tempo è una delle risorse più preziose.</span></li>
<li><span style="font-size: 12pt;">Valuta l’importanza che viene data a diversi aspetti del progetto: non pensare di dover fare tutto, individua gli aspetti su cui fare leva.</span></li>
<li><span style="font-size: 12pt;">Focalizzati solo sulle cose importanti: non sprecare tempo a piangerti addosso o dandoti dell’idiota.</span></li>
<li><span style="font-size: 12pt;">Racconta la tua idea come se stessi vendendo un prodotto: hai una sola possibilità per impressionare la giuria, sfrutta il poco tempo a dispozione nel miglior modo possibile.</span></li>
</ul>
<div><span style="font-size: 12pt;">Pietropoli ha perso il concorso, ma questo non significa che non vada fiero del proprio tentativo. Può aver commesso degli errori, ma è stato rapido e non ha avuto paura di sperimentare. Insomma, per lui il bicchiere è mezzo pieno.</span></div>
<div> </div>
<div><span style="font-size: 12pt;">Vuoi saperne di più? Leggi l’articolo su Medium: <a href="https://medium.com/@martinopietropoli/come-perdere-un-concorso-di-architettura-e-non-deprimersi-17bdfdcba822" target="_blank" rel="noopener" data-saferedirecturl="https://www.google.com/url?hl=it&q=https://medium.com/@martinopietropoli/come-perdere-un-concorso-di-architettura-e-non-deprimersi-17bdfdcba822&source=gmail&ust=1529085490166000&usg=AFQjCNGit1hpjtAzHNozim0WOPrncH6-HA">https://medium.com/@<wbr />martinopietropoli/come-<wbr />perdere-un-concorso-di-<wbr />architettura-e-non-deprimersi-<wbr />17bdfdcba822</a></span></div>
</div>The Soul of Nørrebro: lo sviluppo urbano a misura d’ambientehttps://community.collengworld.com/c_news/the-soul-of-n-rrebro-lo-sviluppo-urbano-a-misura-d-ambiente2018-06-13T18:25:09.000Z2018-06-13T18:25:09.000Zfrancesco pintushttps://community.collengworld.com/community/francescopintus<div><img src="https://storage.ning.com/topology/rest/1.0/file/get/125320944?profile=RESIZE_400x&width=400"></div><div><div> </div>
<div><strong>Il 3 novembre 2016 il gruppo SLA, studio d'architettura danese, ha vinto il Nordic Built Cities Challenge, il maggiore concorso architettonico della Scandinavia.</strong></div>
<div> </div>
<div>Nørrebro è il nome di un quartiere di Copenhagen, un posto vivace, ricco di bar e di negozietti. The Soul of Nørrebro – l’anima di Nørrebro – è invece il nome del progetto che nel 2016 ha vinto il concorso Nordic Built Cities Challange, sbaragliando più di 140 concorrenti provenienti da tutti i Paesi Nordici.</div>
<div>Il progetto, proposto dallo studio d’architettura danese SLA, mostra come <strong>le soluzioni ispirate alla natura possano risolvere un gran numero di sfide urbane</strong>, contribuendo agli scambi culturali e alle interazioni sociali di Copenhagen.</div>
<div>Il cuore del progetto riguarda il rinnovo e l’adattamento climatico dell’Hans Tavsens Park e del Korsgade, due aree che si trovano nel quartiere che dà il nome all’iniziativa. Il progetto interverrà su un’area di circa 85.000 metri quadrati, trasformandola in un bacino di raccolta delle acque piovane dalla capienza di circa 18.000 metri cubi. L’acqua così raccolta verrà in seguito smaltita nel vicino lago Peblinge.</div>
<div>Il responsabile Christian Nyerup Nielsen ha affermato che The Soul of Nørrebro, grazie alla sua forte carica innovativa, diventerà un modello, un punto di riferimento internazionale per quanto riguarda l’adattamento climatico nelle città.</div>
<div>Secondo le previsioni, la costruzione di The Soul of Nørrebro inizierà nel 2019 e terminerà nel 2022.</div>
<div> </div>
<div>Scopri di più su <a href="http://www.sla.dk/en/projects/hanstavsenspark" target="_blank" rel="noopener" data-saferedirecturl="https://www.google.com/url?hl=it&q=http://www.sla.dk/en/projects/hanstavsenspark&source=gmail&ust=1528999819238000&usg=AFQjCNEu_UVtPvZeuPWSa2Tp6azmq8FQbg">http://www.sla.dk/en/projects/<wbr />hanstavsenspark</a></div>
</div>Triennale di Milano 2018. Simposio "City_BrandTourism Landscape 2018: il paesaggio come risorsa".https://community.collengworld.com/c_news/triennale-di-milano-2018-simposio-city-brandtourism-landscape2018-06-13T13:45:48.000Z2018-06-13T13:45:48.000Zfrancesco pintushttps://community.collengworld.com/community/francescopintus<div><img src="https://storage.ning.com/topology/rest/1.0/file/get/125320923?profile=RESIZE_400x&width=400"></div><div><p><strong>Il simposio organizzato dal CNAPPC e da Paysage quest’anno si espande con quattro categorie e più di 35 relatori provenienti da tutto il mondo.</strong></p>
<div>Non hai preso impegni per il 22 giugno, vero? Bene, perché in questa data si terrà alla Triennale di Milano un interessante evento sull’architettura del paesaggio: si intitola City_BrandTourism Landscape 2018, ed è un simposio (e un premio) con più di 35 relatori provenienti da tutto il mondo.</div>
<div> </div>
<div>L’evento, organizzato dal Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori e da Paysage – Promozione e Sviluppo per l’Architettura del Paesaggio, fa parte delle iniziative dell’Anno Europeo del Patrimonio Culturale 2018.</div>
<div> </div>
<div>Gli interventi del simposio saranno divisi in quattro grandi categorie:</div>
<div> </div>
<div>Nella categoria <strong>City Landscape</strong> si parlerà di riqualificazioni paesaggistiche degli spazi urbani, territori metropolitani di frangia, verde nella città densa. Ne parleranno MC Architects, Michel Desvigne, lo studio Antonio Citterio Patricia Viel, LAND Srl, SLA Architects, AG&P greenscape e Made Associati.</div>
<div> </div>
<div>Nella categoria <strong>City Play & Sport Landscape</strong> si parlerà invece di aree gioco e aree fitness, ma anche di piccoli campi sportivi e grandi progetti. Discuteranno del tema <strong>Periferie & Sport</strong>, il Direttore Generale Cinema del MiBACT Nicola Borrelli, Maria Silla, Francesca Romana Vagnoni ed Enzo Eusebi per la Fondazione Libero Bizzarri, il presidente del Coni Giovanni Malagò, il commissario straordinario Lega Federazione Calcio Roberto Fabbricini, il Presidente dell’Istituto per il Credito Sportivo Andrea Abodi.</div>
<div> </div>
<div>Nella categoria <strong>City & Brand Landscape</strong> verrà affrontato il tema del rapporto tra le aziende e il paesaggio. Sarà presente Prysimian Headquarters, a cura dello studio Maurizio Varratta.</div>
<div> </div>
<div>Nella categoria <strong>City & Tourism Landscape</strong> (<em>novità di quest'anno</em>) si discuterà di progetti che modellano il paesaggio nel rispetto dell’ambiente e della biodiversità.</div>
<div> </div>
<div>Fra gli argomenti l’isola di Sacca Sessola con l’Hotel Marriott di CZ Studio Associati, il nuovo insediamento termale di Tolentino a cura di Enzo Eusebi e il progetto di riqualificazione dunale di Ravenna, presentato dal Sindaco di Ravenna, Agence TER e PAISA’.</div>
<div>A concludere la giornata la presentazione in anteprima di "Punto di non ritorno – Before the Flood", documentario sui cambiamenti climatici nato dalla collaborazione tra Fisher Stevens, Leonardo DiCaprio e Martin Scorsese.</div>
<div> </div>
<div>Per scaricare il programma, clicca qui. <a href="http://www.paysage.it/images/network/2018_Programma_CityBrandTourismLandscapeAward_LR.pdf" target="_blank" rel="noopener" data-saferedirecturl="https://www.google.com/url?hl=it&q=http://www.paysage.it/images/network/2018_Programma_CityBrandTourismLandscapeAward_LR.pdf&source=gmail&ust=1528970758735000&usg=AFQjCNGV2W4lR2UOV-LQ0S3gQSOawsqZHQ">http://www.paysage.it/images/n<wbr />etwork/2018_Programma_CityBran<wbr />dTourismLandscapeAward_LR.pdf</a></div>
<div> </div>
<div>Vuoi partecipare al simposio? Iscriviti a questo link! (La partecipazione è gratuita.) <a href="http://www.paysage.it/index.php?page=evento_2018_06_city_brand_tourism_iscrizione" target="_blank" rel="noopener" data-saferedirecturl="https://www.google.com/url?hl=it&q=http://www.paysage.it/index.php?page%3Devento_2018_06_city_brand_tourism_iscrizione&source=gmail&ust=1528970758735000&usg=AFQjCNHY2jfWM804Iuj_XnyH5GV_HulKFA">http://www.paysage.it/index.ph<wbr />p?page=evento_2018_06_city_bra<wbr />nd_tourism_iscrizione</a></div>
<p> </p>
</div>