ambiente - News - CollEngWorld2024-03-29T08:12:18Zhttps://community.collengworld.com/c_news/feed/tag/ambienteMilanoSmartPark#Segantini: la tutela e la valorizzazione dell’ambiente a Milanohttps://community.collengworld.com/c_news/milanosmartpark-segantini-la-tutela-e-la-valorizzazione-dell-ambi2018-10-09T16:13:50.000Z2018-10-09T16:13:50.000ZCollengworldhttps://community.collengworld.com/community/collengworld<div><img src="https://storage.ning.com/topology/rest/1.0/file/get/128217835?profile=RESIZE_400x&width=400"></div><div><div><span style="font-size: 14pt;"><strong>Un nuovo parco, intelligente, che oltre a valorizzare il verde di Milano favorisce il coinvolgimento e la coesione sociale.</strong></span></div>
<div> </div>
<div>Dalle ceneri dell’<strong>ex Istituto sieroterapico milanese</strong> di <strong>Serafino Belfanti</strong>, in un’area compresa tra il Naviglio Grande e il Naviglio Pavese, nei pressi della Darsena, sta nascendo un nuovo parco. Si chiama <strong>MilanoSmartPark#Segantini</strong>, si estende per 90.000 metri quadrati, e ha come obiettivo <strong>la valorizzazione dell’ambiente urbano e il ricucimento del tessuto sociale</strong>. È un parco social, in questo senso, ma nell’accezione positiva del termine, perché <strong>vuole sollecitare la partecipazione attiva dei cittadini, dalla progettazione alla realizzazione alla cura della zona</strong>.</div>
<div> </div>
<div><a href="https://storage.ning.com/topology/rest/1.0/file/get/128217936?profile=RESIZE_1200x" target="_blank" rel="noopener"><img class="align-left" src="https://storage.ning.com/topology/rest/1.0/file/get/128217936?profile=RESIZE_710x" width="350" /></a>Il parco, che segue le linee guida del paesaggista francese <strong>Michel Desvigne</strong>, si trova in un’area a vocazione agricola, un territorio in cui si possono trovare cascine, aree naturali protette e il sistema di canali dei Navigli. Un ambito territoriale che tuttavia non dispone di spazi verdi attrezzati, luoghi in cui le persone possono incontrarsi e socializzare: <strong>è per questo che è nato MilanoSmartPark#Segantini, per volere dell’Associazione Parco Segantini onlus (APSo), nata nel 2013 con lo scopo di tutelare e valorizzare la natura e l’ambiente</strong>.</div>
<div> </div>
<div>MilanoSmartPark#Segantini mira <strong>a sensibilizzare e stimolare i diversi tipi di frequentatori</strong> – cittadini di tutte le età, soggetti svantaggiati, istituzioni, scuole, associazioni ecc. – portandoli a udire i suoni della natura, ascoltare e produrre musica, osservare piante e animali, seguire percorsi sensoriali e gustare i prodotti della terra.</div>
<div> </div>
<div>Per maggior informazioni, visita il sito <strong><a href="http://www.milanosmartpark.it/" target="_blank" rel="noopener" data-saferedirecturl="https://www.google.com/url?q=http://www.milanosmartpark.it&source=gmail&ust=1539176167516000&usg=AFQjCNHp9_ZuPMom7SqjNl3RgzKKeYQcng">www.milanosmartpark.it</a></strong>.</div>
</div>2000 kg di gomma per la Fondazione Toscaninihttps://community.collengworld.com/c_news/2000-kg-di-gomma-per-la-fondazione-toscanini2018-07-10T10:57:58.000Z2018-07-10T10:57:58.000Zfrancesco pintushttps://community.collengworld.com/community/francescopintus<div><img src="https://storage.ning.com/topology/rest/1.0/file/get/50448104?profile=RESIZE_400x&width=400"></div><div><div><span style="font-size: 14pt;"><strong>Una sala da musica insonorizzata grazie a due tonnellate di pneumatici. È successo a Parma.</strong></span></div>
<div> </div>
<div>A Parma c’è un’orchestra che prova in mezzo a copertoni abbandonati.</div>
<div> </div>
<div>Detto così suona un po’ male, non è vero?</div>
<div><strong>Ma è proprio quello che è successo:</strong> la Fondazione Toscanini, Ecopneus, Genesis e lo Studio A+C sono riusciti a riqualificare la <strong>Sala Gavazzeni</strong> – la più grande del <strong>Centro di Produzione Musicale “Arturo Toscanini”</strong>, 400 metri quadrati per cinque metri di altezza – grazie a circa 2000 chilogrammi di pneumatici (<strong>PFU, “pneumatici fuori uso”</strong>).</div>
<div> </div>
<div>I copertoni, naturalmente, non sono stati impiegati così com’erano, nella loro forma originale. I PFU sono stati ridotti a un granulato, che una volta ripulito dalle scorie (metalliche e tessili) è stato unito a mastici. Il risultato finale: <strong>170 pannelli fonoassorbent</strong>i, che isolano la sala dai rumori esterni ed eliminano il riverbero all’interno. (I pannelli sono poi stati ricoperti da legno di ciliegio.)</div>
<div>«Ci hanno chiamato per sapere se era possibile», spiega Giovanni Corbetta, direttore di Ecopneus, consorzio senza fini di lucro che raccoglie e ricicla i copertoni, «e così abbiamo ideato questi pannelli in grado di <strong>sposare perfezione acustica e salvaguardia per l’ambiente</strong>.»</div>
<div> </div>
<div>Ma perché proprio gli pneumatici? La risposta risiede nelle <strong>proprietà della gomma riciclata</strong> – elasticità, resistenza, fonoassorbenza – le caratteristiche ideali per ridurre la trasmissione dei rumori e delle vibrazioni negli edifici, ma anche in strutture come campi da calcio e aree giochi per bambini (e persino articoli sportivi).</div>
<div> </div>
<div>A dire il vero l’Auditorium Toscanini <strong>non è il primo edificio a beneficiare di un  intervento acustico a base di gomme per auto</strong>. Prosegue Corbetta: «Anni fa un esperimento simile lo facemmo in una chiesetta sconsacrata in Maremma dove Legambiente teneva incontri e conferenze. L’eco sparì.»</div>
<div> </div>
<div><strong>L’ingegno non si usura, a differenza dei copertoni.</strong></div>
</div>Strategia Energetica Nazionale: la lettera delle associazioni ambientalistehttps://community.collengworld.com/c_news/strategia-energetica-nazionale-la-lettera-delle-associazioni-ambi2018-06-29T14:14:32.000Z2018-06-29T14:14:32.000Zfrancesco pintushttps://community.collengworld.com/community/francescopintus<div><img src="https://storage.ning.com/topology/rest/1.0/file/get/48531265?profile=RESIZE_400x&width=400"></div><div><div> </div>
<div><span style="font-size: 14pt;">Un gruppo di associazioni ambientaliste ha chiesto con una lettera ai nuovi Ministri un incontro per discutere degli aspetti negativi dell’attuale Strategia Energetica Nazionale.</span></div>
<div> </div>
<div>Il 22 giugno <strong>un gruppo formato da 11 associazioni ambientaliste</strong> – tra cui Italia Nostra, ALTURA, LIPU, Mountain Wilderness e Movimento Azzurro – <strong>ha scritto una lettera</strong> rivolta ai nuovi Ministri per chiedere un incontro in cui discutere gli <strong>aspetti più problematici della Strategia Energetica Nazionale</strong> (SEN), in particolare i pericoli che si nascondono dietro una diffusione esagerata dell’eolico e del mini-idroelettrico.</div>
<div> </div>
<div>Il problema, secondo gli autori della lettera, non sta tanto nell’uso di fonti non programmabili come l’eolico e il fotovoltaico, ma <strong>il privilegiare queste fonti energetiche a di scapito di politiche di efficienza e di risparmio energetico</strong>, riscaldamento-raffrescamento, trasporti, ricerca e innovazione. Senza considerare le gravi conseguenze che questa scelta del Governo sta avendo sui piani urbanisitici, territoriali, ambientali e paesaggistici.</div>
<div> </div>
<div>“La Strategia Energetica Nazionale si riduce così ad una Strategia Elettrica Nazionale”, recita la lettera, “dove appare ormai evidente che ci troviamo ad affrontare le spinte di alcune lobby che stanno cercando di imporre “una” soluzione come “la” soluzione del futuro, evitando che il dibattito e le analisi prendano in considerazione tutte le soluzioni possibili, scegliendo la migliore, la più conveniente e sostenibile per il Paese. <strong>La decarbonizzazione non passa infatti solo dall’elettrico, né tanto meno dall’eolico industriale, meno che mai in Italia.</strong>”</div>
<div> </div>
<div>Speranza delle associazioni ambientali è che il Governo, nel momento in cui predisporrà il <strong>Piano Nazionale energia e clima</strong> (la cui prima versione dovrebbe essere trasmessa alla Comunità Europea entro la fine di quest’anno), tenga in considerazione i punti sollevati dalla lettera.</div>
<div> </div>
<div>Puoi leggere il testo completo della lettera all’indirizzo <strong><a href="http://www.salviamoilpaesaggio.it/blog/2018/06/la-strategia-energetica-nazionale-deve-comprendere-anche-la-salvaguardia-del-territorio/" target="_blank" rel="noopener" data-saferedirecturl="https://www.google.com/url?hl=it&q=http://www.salviamoilpaesaggio.it/blog/2018/06/la-strategia-energetica-nazionale-deve-comprendere-anche-la-salvaguardia-del-territorio/&source=gmail&ust=1530367547796000&usg=AFQjCNFgao3oLYIsqmrRJTxuZ0rxxgIpmA">http://www.salviamoilpaesaggio<wbr />.it/blog/2018/06/la-strategia-<wbr />energetica-nazionale-deve-comp<wbr />rendere-anche-la-salvaguardia-<wbr />del-territorio/</a></strong></div>
<div> </div>
<div>Per maggiori informazioni sulla Strategia Energetica Nazionale, visita <strong><a href="http://www.sviluppoeconomico.gov.it/index.php/it/energia/strategia-energetica-nazionale" target="_blank" rel="noopener" data-saferedirecturl="https://www.google.com/url?hl=it&q=http://www.sviluppoeconomico.gov.it/index.php/it/energia/strategia-energetica-nazionale&source=gmail&ust=1530367547796000&usg=AFQjCNEKcB1CpEf8yh6lstqE8U1q6kQsYA">http://www.sviluppoeconomico.g<wbr />ov.it/index.php/it/energia/str<wbr />ategia-energetica-nazionale</a></strong></div>
</div>